I 75 contrattisti impiegati nel Comune di Bronte e le loro famiglie tirano un sospiro di sollievo. L’Amministrazione guidata dal sindaco, Graziano Calanna, ha deliberato il pagamento degli stipendi fino a dicembre 2016, dando mandato al responsabile del Servizio finanziario di prelevare le somme dalla cassa corrente. Il provvedimento, all’apparenza banale, fino a qualche settimana fa era tutt’altro che scontato. La Regione siciliana, infatti, ha tagliato i finanziamenti del fondo precari ai Comuni che percepiscono le royalty, togliendo di colpo a Bronte qualcosa come 841 mila euro, ovvero i fondi che servivano appositamente a pagare gli stipendi dei precari che per un pò hanno temuto non poter essere più pagati. Per questo motivo il sindaco, Graziano Calanna, ha immediatamente chiesto alla Regione siciliana la restituzione delle somme, decidendo di approvare il bilancio di previsione 2016 solo a somme restituite. Contemporaneamente, ha esaminato le voci di bilancio verificando le possibilità economiche e normative per il Comune di evitare di non pagare i dipendenti o ancora peggio sospenderli dal servizio. “E’ grazie a una gestione oculata delle risorse pubbliche che ci siamo riusciti – afferma Calanna – i precari del Comune di Bronte saranno regolarmente pagati fino a dicembre, e comunque fino a quando la Regione permetterà loro di rimanere al lavoro con noi. In ogni modo – ribadisce Calanna custodisco preziosamente il si pronunciato dal presidente della Regione Rosario Crocetta affinché i nostri soldi del fondo precari vengano restituiti. E in tal senso giungono già notizie confortanti da Palazzo d’Orleans. Prima di gioire però aspettiamo che le notizie diventino ufficiali, sapendo bene che dopo la Giunta regionale a pronunciarsi favorevolmente deve essere anche l’Assemblea regionale”. C’è attesa, dunque, con il sindaco che nella delibera ha scritto che i contrattisti non potevamo essere sospesi dal lavoro senza compromettere il lavoro degli uffici del Comune. “Ormai hanno acquisito esperienza e professionalità – ha affermato – la loro sospensione avrebbe sicuramente provocato disservizi. Anche per questo – conclude – ho sempre detto che se potessi li stabilizzerei. Risolverei una questione anche umana provocata dalla vecchia politica”. E, infatti, è il futuro che preoccupa i lavoratori, che si domandano che sarà di loro a gennaio. “Il presidente Crocetta – spiega ancora Calanna – a Bronte ha assicurato che nessun lavoratore perderà il posto. Semmai verrà momentaneamente inglobato nella Resais per poi eventualmente, al bisogno ritornare ai Comuni. Noi, in verità speriamo che non si muovano mai da Bronte”. Intanto i lavoratori si domandano, nel caso in cui dovessero essere destinati in altri enti, se manterranno orari di lavoro e categorie. L.S. Fonte “La Sicilia” del 27-10-2016