“Mio figlio in rete”. È il titolo degli incontri organizzati dai carabinieri in sinergia con il mondo della scuola per incontrare i genitori degli studenti. In occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo i carabinieri, in sinergia con il ministero dell’Istruzione, hanno sviluppato incontri e iniziative volti a promuovere azioni concrete e consapevoli, a tutela dei minori dai pericoli della rete. Particolarmente significativo quello che si è svolto nell’Istituto comprensivo “Spedalieri Castiglione”. Carabinieri e scuola hanno deciso di rivolgersi ai genitori convinti più che mai che «la lotta contro questi fenomeni passi necessariamente da una chiamata all’azione, anche, da parte del nucleo familiare, prima agenzia educativa del minore». Così la dirigente dell’Istituto, Biagia Avellina, ha aperto l’evento ringraziando l’amministrazione comunale (erano presenti gli assessori Maria De Luca, Angelica Prestianni, Giuseppe Di Mulo e il vicesindaco Salvatore Pizzuto) e gli ospiti. Presente anche il prof. Maurizio Gorgone, referente scolastico in materia, che ha sottolineato l’importanza di promuovere una visione educativa e di protezione per contrastare il cyberbullismo e favorire un ambiente digitale più sicuro e rispettoso per i minori. Particolarmente seguita la relazione del comandante della Compagnia Cc di Randazzo, capitano Luca D’Ambrosio, che ha evidenziato i rischi della rete per i piccoli internauti, con le possibili conseguenze, sul piano civile e penale, legate a un uso inappropriato dello strumento informatico.
Il capitano, inoltre, ha indicato quali sono gli strumenti a tutela dei minori di cui dispongono i genitori, che sempre più spesso fanno fatica a “connettersi” con le giovani generazioni. Tra questi la legge 17/2017 che, oltre a dare una definizione di bullismo e cyberbullismo, pone degli obblighi di segnalazione da parte del personale scolastico. I carabinieri hanno evidenziato infine quelle strategie concrete che si possono attuare, per garantire la sicurezza dei propri figli nel mondo virtuale: parlare apertamente dei pericoli online con loro, stabilire regole chiare sull’uso dei dispositivi (orari, siti sicuri…) e monitorarne le attività online, senza invadere la loro privacy. Numerose le riflessioni suscitate da parte dei genitori che hanno alimentato un interessante dibattito. Infine, il capitano D’Ambrosio ha voluto concludere l’incontro donando all’istituto, il calendario storico dei Cc, che quest’anno è proprio dedicato al rapporto tra l’Arma e i giovani.