BRONTE: LAVORATORI FORESTALI SUL PIEDE DI GUERRA Sono arrabbiati, determinati e, pur di far valere quello che ritengono un loro diritto, sono pronti a manifestare pubblicamente nel giorno conclusivo della sagra del pistacchio di Bronte, quando solitamente arriva il presidente della Regione, Totò Cuffaro.Sono i lavoratori della Forestale inseriti nel contingente antincendio che non hanno beneficiato della legge che ha aumentato le giornate lavorative a parecchi operai. In pratica, la legge ha visto le giornate di lavoro dei cinquantunisti diventare 78, quelle dei centunisti diventare 151 e alcuni centocinquantunisti essere assunti a tempo indeterminato. Per quanto riguarda il contingente antincendio la Regione siciliana, nell’attuare la legge, non ha fatto riferimento a graduatorie provinciali, bensì a piccoli distretti. Così è successo che operai con meno anzianità di lavoro o con meno figli a carico hanno visto aumentare le proprie giornate di lavoro rispetto ad altri che sono rimasti fuori sol perché inseriti in un altro distretto, dove c’è stata una minore richiesta di personale. «E ingiusto quello che è accaduto – dice Rita Carmeni di Randazzo – Ci attendevamo una legge diversa e comunque ci avevano detto che a beneficiarne saremo stati tutti. Noi lavoriamo 101 giornate l’anno e chiediamo di lavorare per altre 50, così come tutti gli altri. Siamo disposti a tutto e faremo sentire la nostra voce». In tutta la Regione sarebbero circa 4000 i lavoratori del contingente antincendio esclusi dalla legge 16. «Siamo stati illusi da tutti – conclude la Carmeni – sindacati compresi».
Gaetano Guidotto FONTE “LA SICILIA” del 02-10-2007