Non solo sicurezza del lavoro fino al 2018, ma possibilità di essere impiegati a tempo indeterminato. Parte a Bronte l’iter burocratico per tentare, negli anni, di stabilizzarli tutti. E’ il messaggio che arriva dall’Amministrazione comunale di Bronte, guidata dal sindaco Graziano Calanna, ai precari storici dell’Ente locale. Settantacinque contrattisti che ogni anno attendono notizie da Palermo per vedere i propri contratti prorogati o essere, ancora meglio, stabilizzati. Da tempo è già di dominio pubblico che i loro contratti potranno essere prorogati per tutto il 2018, ma adesso verrà realmente verificata a Bronte la modalità di applicazione della legge regionale 27/2016 che prevede la stabilizzazione per tutti i lavoratori. Il sindaco, infatti, alla luce della normativa approvata dal Governo regionale nello scorso dicembre sulle “Disposizioni in materia di autonomie locali e per la stabilizzazione del personale precario”, ha effettuato delle verifiche, arrivando alla fine a questa determinazione: “Il fine dell’articolo 3 della legge – afferma Graziano Calanna – è quello di superare l’utilizzo di personale a tempo determinato, nei limiti però del fabbisogno di personale e delle possibilità economiche dell’Ente, ampliando la capacità di assunzione per le stabilizzazioni e prevedendo una ripartizione del costo fra Comune e Regione per l’itera durata del rapporto di lavoro”. Insomma, conti permettendo, la possibilità della stabilizzazione potrebbe non essere poi così remota. “Non intendo creare false illusioni, – ha concluso il sindaco Graziano Calanna – ma se esiste anche solo una piccola strada per stabilizzare i precari del Comune, io intendo percorrerla”. Insomma si dovranno verificare le possibilità economiche dell’Ente, ma il fatto che nei prossimi anni numerosi dipendenti oggi al lavoro andranno in pensione, aumenta le speranze. “Si andrà per gradi – aggiunge Calanna – inizieremo con i primi al più presto, poi si procederà a completare il programma di stabilizzazione. Io l’ho sempre detto fin dal primo giorno in cui mi sono insediato: il problema dei precari va affrontato e risolto in maniera definitiva per restituire loro quella serenità necessaria”. Insomma sembra lontano il giugno dello scorso anno quando gli ex articolisti hanno scioperato per protestare a Palermo. “Sembra lontano – conclude Calanna – perché finalmente sono stati abbattuti i paletti giuridici che impedivano ai sindaci di stabilizzare i precari. Certo rimangono quelli economici, ma lavoreremo per superarli”. Intanto fra i lavoratori trapela soddisfazione e fiducia. Tutti sperano che finalmente la loro condizione di precario della pubblica amministrazione si concluda presto. L.S. Fonte “La Sicilia” del 29-03-2017