Sono partite le prove di mobilitazione da parte delle organizzazioni sindacali Cgil e Cisl Funzione pubblica e Uil Pubblica amministrazione di Bronte contro lo “spending review” del Governo Monti che, a dire dei sindacati, non solo locali, nel tentativo di razionalizzare la spesa pubblica, minaccia provvedimenti che risulterebbero iniqui e a danno dei lavoratori impiegati nel settore pubblico.
Ieri mattina, nella sala consiliare del Comune, i sindacalisti Armando Paparo della Uil Sanità, Ignazio Meli e Biagio Castiglione della Cisl Sanità e le Rsu Funzione pubblica del Comune, Salvo Malaponti, Carlo Scaravilli e Gaetano Puglisi hanno presieduto un’affollata assemblea di due ore circa, in linea con quanto stabilito dalle federazioni nazionali del pubblico impiego che hanno indetto diverse assemblee sul territorio nazionale ed in provincia di Catania a Bronte, Caltagirone e Catania. Durante i lavori dell’assemblea è stato lanciato in maniera chiara ed inequivocabile l’allarme legato al rischio – sempre più serio – che il Governo Monti, nel tentativo di razionalizzare la spesa, penalizzi il comparto che comprende gli impiegati pubblici, imponendo riduzioni di stipendi o altro su cui le organizzazioni sindacali hanno dichiarato di volersi opporre, facendo partire la protesta dalla base. «Abbiamo voluto portare a conoscenza dei lavoratori del comparto pubblico – hanno dichiarato in coro i sindacalisti – dei rischi che stiamo correndo. Il Governo nazionale sembrerebbe intenzionato a non rispettare l’accordo quadro del 3 maggio 2012 attraverso il quale ha sottoscritto con noi le nuove regole sul mercato del lavoro nel pubblico impiego. Chiediamo che i nostri rappresentanti nazionali vengano ascoltati – hanno concluso – e annunciamo sin d’ora che, in caso contrario, adotteremo altre iniziative sindacali».
L. S. fonte “La Sicilia” del 27-06-2012