Il Consiglio comunale di Bronte, presieduto da Salvatore Gullotta, ha approvato a maggioranza ben 674.430,83 euro di debiti fuori bilancio. Si tratta di 190.618 euro di debiti derivanti da sentenze passate in giudicato o immediatamente esecutive e 483.812 euro di spese varie per servizi ottenuti da privati, somme urgenze e soprattutto debiti su spese legali che risalgono anche a decenni orsono. I creditori desso potranno essere pagati. «Abbiamo posto fine ai debiti del Comune di Bronte – afferma con orgoglio il sindaco di Bronte, Pino Firrarello – il Consiglio comunale ha approvato la nostra proposta di azzerare anche quei debiti incancreniti da decenni. Si tratta di debiti legittimi contratti negli anni 90 che, debbo dire, il mio predecessore Turi Leanza ha certato di chiudere. Oggi poniamo fine a vicende annose, grazie alla deroga ottenuta al rigido rispetto del patto di stabilità, utilizzando somme che abbiamo potuto accantonare in questi anni grazie a una sana amministrazione. I cittadini di Bronte devono essere orgogliosi di vivere in un Comune che si distingue dagli altri. In questi momenti di crisi economica con i tagli ai trasferimenti molti rischiano il dissesto. Bronte ha i conti a posto ed è riuscito a pagare aziende e creditori. Pensate che oltre a pagare cittadini che legittimamente aspettavano di essere pagati dal Comune, a fine anno siamo pure riusciti a investire un milione e 200mila euro per effettuare lavori di manutenzioni. L’obiettivo per il 2014 è creare occupazione». La votazione però non è stata semplice. A metà assemblea i consiglieri Angelica Catania, Giuseppe Di Mulo e Vincenzo Sanfilippo hanno abbandonato l’aula: «Il gruppo Udc e Bronte domani – scrivono in una nota – hanno abbandonato l’aula contestando l’operato dell’Amministrazione comunale per spese che potevano essere ridotte con una programmazione più ponderata e scelte diverse che potevano creare risparmio e lavoro».
Fonte “La Sicilia” del 02-01-2014