Gli esperti: “La soglia minima dei 50 micro grammi per litro di vanadio può essere tranquillamente superata, senza alcun danno perla salute pubblica”.
Torna la serenità a Bronte ed in tutti i Comuni serviti dall’Acoset che attingono l’acqua proveniente da pozzo di Ciapparazzo. Il Consiglio superiore di Sanità ha approvato per tutti la proroga, fino al 31 dicembre del 2011, all’utilizzo dell’acqua contenente vanadio fino a 160 micro grammi per litri. Oltre a ciò il Consiglio ha fissato il principio che la soglia minima dei 50 micro grammi per litro di vanadio può essere tranquillamente superata, senza alcun danno perla salute pubblica. A chiedere la riunione urgente del “Consiglio” era stato il sindaco di Bronte, Pino Firrarello che questa mattina ha voluto ascoltare gli esperti dell’organo consultivo tecnico-scientifico del Ministro della Salute. “In effetti – ci dice Firrarello – fra gli esperti non c’è convinzione che il vanadio possa essere portatore di malattie. Anzi siccome gli studi effettuati fino ad oggi dicono il contrario, il Consiglio ha accettato il principio di aumentare il limite definitivo, previa la continuazione degli studi in materia, che dovranno essere fatti dal Dipartimento di Igiene dell’Università di Catania, dall’istituto superiore di Sanità e dalla Regione. I brontesi, quindi – conclude – possono stare tranquilli”. A questo risultato Firrarello è giunto dopo diverse settimane di grande lavoro su tutti i fronti. A seguito dell’ordinanza che ha imposto di utilizzare l’acqua dei rubinetti solo per scopi igienico sanitari, il sindaco ha incontrato tanti esperti ed anche il Prefetto cui ha chiesto un vertice alla presenza del giudice Serpotta, del direttore dell’Asp Barbagallo, del responsabile provinciale del Genio civile, Ragusa, e dei vertici provinciali della Guardia di Finanza. “Era d’obbligo – ha spiegato Firrarello – perché qualcuno è andato in giro per le attività commerciali di Bronte intimando ai gestori di utilizzare acqua proveniente da altre fonti rispetto a quella del rubinetto, altrimenti sarebbero stati costretti a chiudere l’esercizio. Ritenendo quest’azione prettamente allarmistica, immediatamente ho chiesto il vertice in Prefettura, durante il quale i tecnici dell’Asp non sono stati in grado di spiegarmi scientificamente se il vanadio fa male o meno. Tutti si basavano su una direttiva dell’Unione europea che dice che questo non poteva superare i 50 micro grammi per litro, ma nessuno ha saputo spiegarmi il perché”. E così domenica sera Firrarello a Bronte a indetto un comizio pubblico in piazza Spedalieri annunciando l’incontro del Consiglio superiore della Sanità. Al comizio, oltre alla giunta municipale ed al consigliere Nunzio Saittà, hanno partecipato il presidente del Consiglio, Salvatore Gullotta, i deputati regionali, Fabio Mancuso e Pippo Limoli, i sindaci di Randazzo e Maletto, Ernesto Del Campo e Pippo De Luca. “Tanto clamore per nulla. – ha concluso l’assessore di Bronte Enzo Bonina che è un medico di famiglia – Pensate che il vanadio fa anche bene e contrasta il diabete ed il colesterolo”
L’Addetto stampa Gaetano Guidotto