Il cortile principale del Castello Nelson, dominato dalla croce celtica, è tornata al suo splendore originale. Gli operai stanno sistemando gli ultimi conci della nuova pavimentazione in pietra lavica ed arenaria, ma già il cortile ha assunto l’aspetto sperato. Questo l’esito principale del sopralluogo che il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ha effettuato ieri nel cantiere da tempo impegnato nei lavori di ristrutturazione. Presenti il Rup dei lavori, il geometra Nino Saitta, responsabile dell’area Urbanistica del Comune ed il responsabile della I area amministrativa del Comune, Patrizia Orefice. «Vengo qui periodicamente per verificare l’effettivo procedere dei lavori – spiega Firrarello – ormai siamo quasi alla fine di questo lotto dei lavori. Abbiamo già da tempo verificato come la copertura ed il tetto, un tempo entrambi fortemente ammalorati e la facciata esterna, sono state completate, esattamente come le stanze interne dell’ala nobile. Mancano soltanto alcune decorazioni murarie di alcune stanze che un tempo furono la residenza nobiliare degli eredi di Nelson. Per il resto tutto sembra pronto. Seguire costantemente – continua – lavori di ristrutturazione importanti come quelli di questo Castello ci fanno capire come questi necessitino di tanto tempo, ben oltre al previsto. Gli imprevisti, infatti, sono sempre dietro l’angolo. Vedere il cortile di ingresso principale con la croce celtica con la nuova pavimentazione, però adesso gratifica».
Tutti chiedono, però, di sapere quando l’antico maniero potrà essere riaperto al pubblico: «Lo decideremo – spiega Firrarello – aspettiamo di completare questi lavori per poi procedere con quelli relativi al nuovo finanziamento di un milione di euro. L’obbiettivo è restituire a brontesi e turisti un Castello Nelson completamente ristrutturato ed in grado di assecondare le esigenze turistiche e culturali. Mi piace ricordare – conclude Firrarello – che questo Castello si trova in una posizione baricentrica fra l’Etna ed i Nebrodi e si presta perfettamente a molteplici attività». Intanto il rifacimento della nuova pavimentazione mette maggiormente in luce il cortile che ospita la croce con la scritta latina “Heroi Immortali Nili” che tradotto vuol dire “All’eroe immortale del Nilo”. E l’eroe cui la scritta rende onore non può che essere Horatio Nelson, cui Ferdinando di Borbone, quarto re di Napoli, terzo di Sicilia, nel 1799, assieme al titolo di duca, donò il Castello assieme ai terreni circostanti come concreta ricompensa per avergli salvato la vita e il trono. Ma la croce non fu realizzata subito. A volerla, infatti, fu il quinto duca, con il monumento eretto nel 1891. Fonte “La Sicilia” del 22-04-2022