La prima segnalazione, arrivò nel lontano 2016 da parte di Antonello Caruso, poi il bando per l’assegnazione a cui parteciparono due associazioni, e che sembrava completasse l’iter per la gestione e la sorveglianza del campetto di via Selvaggi. Un progetto realizzato con i fondi Pon sicurezza per migliorare i quartieri delle città, e dare gli giusti spazi ai giovani. Un complesso bello con pista di pattinaggio, campo di calcetto e tennis e spogliatoi. Ma che in questi anni, oltre ad essere stato completamente abbandonato, è stato più volte vandalizzato. Fermo restando che la condanna contro chi effettua questi raid è totale, in questi anni e negli ultimi mesi l’assenza di controlli e sistemazione è stata totale. A giugno del 2020 l’ultimo articolo e segnalazione di un grande raid vandalico. Ma da allora ad oggi nulla è cambiato, anzi, dentro gli spogliatoi, aperti e senza nessun controllo, c’è un immenso immondezzaio.
Abbiamo chiesto al sindaco tramite l’ufficio stampa, ma ad oggi non c’è arrivata nessuna risposta. Resta il rammarico. Per tante cose che ci sono in un paese e che non vengono sfruttate. Opere realizzate con i soldi dei contribuenti. Ci vogliono i controlli, e le giuste e severe punizioni per chi compie atti del genere. Chi compie queste azioni va severamente condannato, ma ci vuole anche tutela e investimenti per rendere fruibili queste opere. Da giugno ad oggi nulla è cambiato, anzi i danni sono stati anche accentuati. Non basta mettere un catenaccio ad un cancello e lasciare tutto in totale stato di abbandono.
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