«Ada Rotini è stata uccisa con plurime coltellate». Con l’esame del medico legale Giuseppe Ragazzi, che ha risposto alle domande dei pm, è stato rivissuto in aula l’orrore del 21 settembre 2021. Quel giorno, in via Boscia a Bronte, Filippo Asero ha massacrato l’ex compagna e poi ha tentato il suicidio. Solo l’intervento di un carabiniere fuori servizio ha fermato il tentativo dell’imputato di togliersi la vita. Ragazzi, guardando anche le foto dell’arma usata per uccidere la donna, ha confermato che è compatibile con le ferite esaminate durante l’autopsia. Una volta terminata l’audizione il consulente della procura ha depositato la relazione finale. Procede a ritmi serrati il processo sul femminicidio di Bronte che si celebra davanti alla Corte d’Assise di Catania. Per snellire il dibattimento sono stati acquisiti i verbali – con il parere favorevole delle parti – di due amiche della vittima che furono sentite dai carabinieri dopo l’efferato delitto. Ancora una volta il difensore dell’imputato, l’avvocato Mario Gaetano Schilirò, ha chiesto ai giudici di sottoporre il suo assistito a una perizia psichiatrica. Istanza che è stata nuovamente rigettata dalla Corte d’Assise.
Nelle scorse udienze sono stati esaminati i testimoni oculari. La 46enne, originaria della provincia di Siracusa, è stata ammazzata davanti agli occhi della sorella che non ha potuto nulla contro la furia omicida dell’ex cognato. È stata inutile anche la richiesta d’aiuto al marito, che dopo la telefonata si è precipitato a casa di Asero. Ma quando è arrivato Ada era già morta. E ha trovato l’anziano a cui la vittima faceva la badante già ferito. Nel dibattimento si sono costituite molte parti civili: gli avvocati Giuseppe Cultrera per i familiari di Ada, Antonella Cordaro per il comune di Bronte, Samantha Lazzaro per Cristina Minissale, Laura Farkas per Telefono Rosa Bronte, Valeria Sicurella per l’associazione Thamaia, Grazia Maesano per Working progress. Il processo è stato aggiornato al 13 aprile prossimo per l’audizione degli ultimi testi della procura. Potrebbe anche tenersi l’esame di Asero, ma che in veste di imputato può avvalersi della facoltà di non rispondere. Laura Distefano Fonte “La Sicilia” del 25-02-2023