Il Gal Etna si candida ad essere nuovamente finanziato. Questo l’esito del vertice organizzato a Bronte dal sindaco Pino Firrarello ed alla presenza dei primi cittadini di Adrano, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Maletto e Biancavilla. All’incontro hanno partecipato il responsabile del vecchio “Piano” Ernesto Del Campo ( che è anche sindaco di Randazzo) e la dirigente del Comune di Bronte, Teresa Sapia. Il Gal Etna, infatti, parteciperà alla selezione che l’assessorato Agricoltura della Regione siciliana effettuerà per scegliere i nuovi Gal da finanziare attraverso il “Piano di sviluppo rurale 2007 – 2013 asse 4 leader”. E così, nel rispetto delle nuove direttive imposte dalla Regione, i sindaci hanno deciso di verificare le possibilità di allargare non solo il tradizionale territorio del Gal, inglobando anche i Comuni di Maniace, Belpasso e Centuripe, ma di aumentare la partecipazione esterna, ovvero la così detta partnership. Oltre a ciò sono stati scelti i campi di interesse del nuovo Gal o se vogliamo i settori di intervento che saranno Turismo ed offerta rurale e Prodotti tipici. “L’obiettivo – afferma Firrarello – è quello di creare uno strumento forte in grado di produrre risultati migliori ed uno sviluppo che parta dalla base nel rispetto dei principi comunitari. Dalla passata esperienza dobbiamo trarre quanto di buono è stato prodotto, corregendo le cose negative. La nostra idea è di puntare a creare condizioni di sviluppo alle imprese agricole che vogliamo tutelare e valorizzare”. E domani mattina presso il Real Collegio Capizzi si svolgerà l’assemblea del Gal. Vi parteciperanno i sindaci, i sindacati e le varie associazioni che hanno costituito il Gal Etna. Per chi non fosse ancora avvezzo a queste terminologie, il Gal “Gruppo di azione locale”, altro non è che un partenariato locale, regolarmente costituito, espressione equilibrata e rappresentativa dei soggetti istituzionali e socio-economici del territorio interessato dal Piano di sviluppo locale (PSL). I soggetti coinvolti possono essere strutture pubbliche, agenzie semi-pubbliche e privati ( imprese, sindacati, associazioni sportive, ecc.).
Fonte “La Sicilia” del 07-02-2009