Sono già iniziati i lavori di realizzazione della nuova Ss 284 nel tratto Bronte-Adrano. Ruspe e caterpillar sono già al lavoro per rispettare i tempi di un programma che in 2 anni dovrebbe accorciare e rendere più sicuro il transito. Se pendolari, camionisti e soprattutto buona parte dell’economia brontese, condizionata dalla mobilità verso l’area metropolitana, non vede l’ora che finiscano i lavori e che si possa percorrere una strada moderna e più veloce, ci sono coloro che hanno visto espropriare i propri terreni, oggi occupati dal cantiere e domani dalla nuova carreggiata, che protestano. Per questo alcuni di loro hanno inviato una nota al nostro giornale, contestando la necessità di realizzare la nuova strada. «Facciamo appello – scrivono – alla buona volontà dei cittadini brontesi e non, affinché venga fermato questo scempio e ci si possa riappropriare del nostro territorio. Nella prima decade del mese di maggio in prossimità del cimitero sono iniziati i lavori di costruzione della superstrada che dovrà collegare Bronte ad Adrano. Considerato che molte famiglie in quella zona hanno la propria campagna che ruspe e motoseghe hanno già invaso, deturpando il paesaggio, ci chiediamo che utilità sociale abbiano questi lavori quando il tratto di superstrada nuovo sarà lungo appena 4 chilometri. Alberi secolari di ulivo e pistacchio sono stati già abbattuti, piloni altissimi saranno eretti proprio laddove prima c’erano le piante, muretti in pietra lavica e case coloniche di antica costruzione si sbricioleranno in un colpo solo. Tutto questo – ribadiscono – per permettere agli automobilisti di risparmiare 5 minuti di tempo e nulla più». E il problema degli espropri dei terreni, dove dovrà essere realizzata la strada a Bronte, non è nuovo. Già in passato sono stati effettuati incontri fra Anas e proprietari, con il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, che ha anche effettuato sopralluoghi per rendersi conto personalmente del progetto realizzato dall’Anas. «Mi batto per l’ammodernamento di questa strada da oltre 25 anni – afferma il sindaco Firrarello – perché sono certo che una migliore viabilità e mobilità in generale è foriera di sviluppo economico e con esso di occupazione. Certo – ribadisce – mi rendo conto del dispiacere dei proprietari dei terreni che hanno visto espropriare il loro terreno, ma certamente questa strada non poteva essere realizzata in aria. Quello che posso fare, perché lo ritengo giusto e doveroso, è che i proprietari vengano risarciti con il massimo che prevede la legge». Firrarello poi ribadisce che i 4 chilometri che oggi si stanno realizzando sono solo i primi nel tratto Adrano-Bronte. «Quello che oggi stiamo realizzando – ribadisce – è solo il primo lotto dei lavori. Il progetto del tratto adranita della stessa strada non ammodernato è già stato approvato ed è già stato assunto impegno formale per il suo finanziamento. Non sono, quindi, solo 4 chilometri. Oltre a ciò – aggiunge Firrarello – ho detto più volte che sarebbe opportuno che il tratto di strada Catania-Adrano avesse caratteristiche autostradali e per questo mi batterò. Di conseguenza il migliore collegamento di Bronte con l’area metropolitana non può che avere caratteristiche da superstrada».
Fonte “La Sicilia” del 10-06-2010