Ormai da anni re indiscusso della cucina e pasticceria gourmet, il pistacchio di Bronte è sempre più sotto i riflettori, specie per contrastare l’uso improprio del nome o eventuali truffe ai danni degli acquirenti. Stavolta a occuparsi del prelibato frutto è la trasmissione “Far West”, in onda su raitre, il cui inviato è stato a Bronte a vedere di presenza come si produce l’oro verde. Ma insieme a loro, anche una squadra dei carabinieri Nas di Catania, che durante i controlli in aziende del luogo, hanno trovato in una trecento chili e in un’altra duecento chili di pistacchio non tracciato, che potenzialmente poteva anche essere venduto per pistacchio di Bronte. Attenzione, nessuna legge vieta agli imprenditori Brontesi di lavorare pistacchio siriano, turco, o di qualsiasi parte del mondo, ma questo può avvenire a due condizioni. La prima che il prodotto sia tracciato, cioè si deve capire in maniera certa la provenienza. La seconda che lo stesso prodotto in fase di vendita, non può avere la dicitura “Pistacchio di Bronte”, ma deve invece avere segnata la provenienza. Ancora peggio, chi usa impropriamente il marchio “Pistacchio di Bronte Dop”, che può essere dato solo al pistacchio prodotto dai soci del Consorzio, che applicano un severo disciplinare e seguono delle precise indicazioni. Questo, al momento, è l’unico marchio che garantisce l’effettiva provenienza da Bronte del pistacchio.
Infine, è giusto sfatare un luogo Comune sulla produzione di pistacchio a Bronte. In base agli ultimi dati mondiali, che vedono un incremento di coltivazione di pistacchio, a Bronte (e in parte anche ad Adrano) si produce l’1% della produzione mondiale. Numeri che non sono esigui se si pensa che il 42% si produce in Usa, 10% in Cina e Turchia, 6% in Iran e 4% in India. Numeri che danno l’idea di come la produzione a Bronte non sia esigua. Infine, come ultimo dato, in Sicilia la coltivazione di pistacchio è in aumento, grazie a nuove coltivazioni soprattutto a Raffadali, ma anche in altre parti. Questi pistacchi non hanno le stesse caratteristiche di quelli di Bronte, particolari grazie al terreno lavico e al clima. Al momento, il pistacchio di Bronte, ha un prezzo maggiore, spesso anche doppio, rispetto ai normali pistacchi prodotti nel resto del mondo.