«Tutti tranquilli: a Bronte il reparto di Ortopedia non sarà toccato». E’ il messaggio rassicurante che esce fuori dal vertice tenuto a Catania, nella sede dell’Asp 3, fra il direttore generale Giuseppe Giammanco e i sindaci di Bronte e Maletto, Graziano Calanna e Giuseppe De Luca, intervenuti anche a nome di tutti i colleghi dei Comuni che gravitano attorno l’ospedale di Bronte. Il vertice è stato convocato per chiarire come mai nella delibera dell’Asp sull’organizzazione ospedaliera non appare più l’Unità operativa di Ortopedia, nonostante il nuovo piano voluto dall’assessore Razza la preveda. «La delibera 3124 del 10 agosto 2018 – ha chiarito l’Azienda sanitaria – non costituisce il nuovo atto aziendale dell’Asp di Catania. Le attività del reparto di Ortopedia di Bronte proseguiranno in ragione della programmazione regionale in discussione a livello ministeriale». «Abbiamo – afferma Giammanco – avuto modo di fare chiarezza sull’attuale organizzazione dei servizi e sulla programmazione regionale in discussione a livello ministeriale. Ho sottolineato ai sindaci che per la chirurgia e l’ortopedia non si modifica l’offerta di prestazioni sanitarie rispetto all’attuale stato di fatto». Dichiarazione che rassicura i primi cittadini che comunque rimangono costantemente in guardia. «Ci fa piacere apprendere – afferma Graziano Calanna – che l’Ortopedia rimane così com’è. Non avremmo accettato mai una chiusura anche temporanea, perché per l’ospedale di Bronte di solito le soppressioni momentanee alla fine diventano sempre definitive. Continueremo a vigilare perché nulla di quello che l’assessore Razza ci ha promesso venga sottratta». «Soddisfazione doppia – aggiunge Pippo De Luca – la prima perché l’Ortopedia continuerà a funzionare esattamente come adesso e la seconda perché il nuovo Piano sanitario prevede per Bronte una Unità operativa semplice di Ortopedia con 4 posti letto». L’incontro è servito a sindaci e Asp anche per programmare un ulteriore appuntamento che si terrà al più presto per programmare il nuovo Pronto soccorso. Fonte “La Sicilia” del 29-08-2018