E’ appena più grande di un decoder tv e, tutto sommato, non costa poi neanche tanto: circa 4mila euro. E’ in grado però di far capire ai medici se un bambino appena nato soffre di cardiopatie congenite. Parliamo dell’apparecchio per la «pulsiossimetria neonatale» donato dal Rotary club «Aetna nord ovest» di Bronte (presieduto dal dott. Giuseppe Galvagno) al reparto di Pediatria dell’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte. E direttamente nel reparto i soci del club hanno consegnato il prezioso apparecchio al responsabile Dino Pennisi, alla presenza del dirigente medico presso la direzione dell’ospedale, Renato Passalacqua. «Quest’idea nasce – afferma il presidente Galvagno – dal progetto sulla salvaguardia della fragola di Maletto. Vendendo le piantine con l’obbiettivo di valorizzare la fragola e farla arrivare a tutti i soci della Sicilia e di Malta, ma anche del Nord Italia, abbiamo pensato di utilizzare il ricavato per l’acquisto di attrezzature mediche per l’ospedale di Bronte. Così, – continua – insieme con il dott. Pennisi abbiamo scelto un pulsiometro, per migliorare le capacità diagnostiche di questo reparto che, ricordo, è al servizio dell’intero territorio». Ma non solo. Il presidente Galvagno sottolinea come il Rotary stia pensando a migliorare l’accoglienza del Pronto soccorso, con i soci che hanno sottolineato come il club service non voglia certo sostituirsi alle istituzioni, ma aiutare sì. In verità, il ricavato non è bastato a raccogliere tutti i fondi necessari, ma l’azienda fornitrice ha abbassato il costo a 2.500 euro, i soci ci hanno messo qualcosa di tasca propria e alla fine l’apparecchio è arrivato a Bronte. Più che soddisfatto il dott. Passalacqua, che ha rivolto un plauso al Rotary. “Lodevolissima l’attività del Rotary. – ha aggiunto il dr. Pennisi – i difetti cardiaci congeniti rappresentano, fra le malformazioni congenite, la principale causa di morte neonatale e la diagnosi precoce ci aiuta certamente a intervenire».
Un plauso all’iniziativa è giunto anche da sindaco Pino Firrarello: «Non ci poteva essere donazione migliore – ha affermato – pensare all’ospedale e soprattutto ai bambini appena nati è sinonimo di grande altruismo e generosità».
Fonte “La Sicilia” del 28-06-2014