Fondi dalla Regione siciliana per mettere in sicurezza i fiumi e fra questi anche l’irruento Saracena, uno dei 3 torrenti che poi forma il Simeto e che costeggia il territorio di Bronte e Maniace. La Giunta regionale, infatti ha stanziato 60 milioni di euro per la realizzazione di circa 40 interventi ritenuti “prioritari e indifferibili” in tutta la Sicilia per garantire una più efficace tutela del patrimonio idrico fluviale e prevenire pericolosi eventi alluvionali. Ad annunciarlo è direttamente il presidente Renato Schifani che afferma: «Il provvedimento si inserisce nella strategia del mio governo per contrastare le conseguenze pericolose per la popolazione di fenomeni meteorologici violenti che hanno colpito e che potrebbero colpire il territorio isolano. La manutenzione degli alvei è, in questo senso, una attività essenziale per una puntuale opera di prevenzione del rischio idrogeologico». Il progetto è stato elaborato dall’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia. Si tratta complessivamente di circa 40 interventi che nel “Piano di azione e coesione” graveranno sui fondi Poc. Di questi interventi, 12 possono essere già appaltati per circa altrettanti milioni di euro e fra questi c’è il progetto di messa in sicurezza del torrente Saracena. Mentre per gli altri si attende la conclusione delle progettazioni esecutive. «Io ringrazio il presidente Schifani per l’attenzione che ha avuto nei confronti del nostro territorio – ha affermato il sindaco di Bronte, Pino Firrarello – sugli interventi da realizzare nel torrente Saracena, però avremmo preferito maggiore sinergia. Si parla di questi lavori da almeno 2 anni e abbiamo effettuato diversi sopralluoghi ed incontri. Noi, infatti, verificando con i nostri occhi cosa accade in quel tratto di fiume quando piove insistentemente, pensavamo di poter suggerire la priorità di determinati interventi che consideriamo urgenti. «Non a caso, in passato, abbiamo ampiamente relazionato i tecnici del Gal Etna affinché si intervenisse approfittando dei fondi del “Contratto di fiume”. Ricordo perfettamente – ha aggiunto il sindaco – quando il 24 ottobre del 2021 entrambe le rive del Simeto, nei territori di Bronte e Maniace, sono state sottoposte a un forte rischio idraulico, facendo vivere un dramma ai proprietari dei terreni e delle abitazioni vicine al fiume o agli automobilisti costretti ad attraversare i ponti sul Simeto.
«Una impetuosa bomba d’acqua ha portato via intere strade, cancellando buona parte della viabilità rurale e lasciando isolate diverse aziende agricole e zootecniche. Neanche il Castello Nelson è stato risparmiato: la furia delle acque ha addirittura divelto parte della recinzione attorno ai terreni e, dal lato del torrente Saracena, si è abbattuta furiosamente contro i robusti muri di sostegno, scavando profondamente nel terreno adiacente al greto del torrente. Ed in passato diverse volte la piena del torrente ha inondato, se non addirittura divorato, i frutteti. Più a valle, infatti, si trova una delle zone agricole più fiorenti della valle, territori che ovviamente vanno tutelati. Purtroppo –conclude Firrarello – sappiamo che, a causa dei mutamenti climatici, fenomeni come questi è possibile che si ripetano. Per questo abbiamo partecipato a tutti gli incontri, compresi quelli effettuati dai tecnici dell’Autorità di bacino, per fornire il nostro contributo. Purtuttavia, siamo contenti che la Regione abbia previsto questo finanziamento. Certamente aiuterà a rendere più sicura la vita sulle rive del torrente Saracena». Fonte “La Sicilia” del 31-08-2023