Arriva ufficialmente sul tavolo del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, la protesta del Comune di Bronte contro la chiusura del punto nascita dell’ospedale. Il sindaco, Pino Firrarello, ha presentato un ricorso amministrativo straordinario, indirizzato all’Ufficio legislativo e legale della Regione, all’assessorato alla Salute, alla Presidenza della Regione ed all’Azienda sanitaria provinciale. Nel ricorso il primo cittadino chiede l’annullamento del decreto dell’Assessore regionale che di fatto ha soppresso il punto nascite a Bronte. “Questo Punto nascite – scrive il sindaco nel ricorso – e’ punto di riferimento per Bronte, Maletto, Maniace, Randazzo, Cesaro’, San Teodoro e Santa Domenica Vittoria e non ha mai fatto emergere disfunzioni o eventi di malasanita’. Oltre a cio’, e’ lontano oltre 50 chilometri dal capoluogo, ed insiste in un territorio lontano dal primo centro ospedaliero e mal collegato. E’ indubbio, quindi, che la sua soppressione e’ lesiva del diritto alla salute dei cittadini, diritto che la Costituzione garantisce”. Non solo, Firrarello nel ricorso evidenzia come il decreto dell’assessore regionale “contrasti con il Piano sanitario regionale 2011/2013, difetti di motivazione e violi il principio di correttezza, efficienza e buon andamento della Pubblica amministrazione: il Piano infatti prevede il mantenimento dei Punti nascita nei luoghi disagiati e distanti dalle strutture ostetriche piu’ vicine. La chiusura di Bronte si pone certamente in contrasto con il Piano sanitario regionale”.
L.S. fonte “La Sicilia” del 29-04-2012