In migliaia questa mattina hanno raccolto l’invito di Istituzioni e associazioni del versante nord dell’Etna ed hanno sfilato in corteo a Bronte per dire no alla chiusura del Punto nascite dell’ospedale Castiglione Prestianni. Alle 10 piazza Spedalieri era già gremita di gente. Il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, è stato il primo ad arrivare per accogliere i suoi colleghi. Nessuno dei primi cittadini, infatti, ha mancato all’appuntamento: Ernesto Del Campo di Randazzo, Pippo De Luca di Maletto, Salvatore Pinzone Vecchio di Maniace, Antonio Pinzone di Santa Domenica Vittoria, Salvatore Agliozzo di San Teodoro ed Antonio Caputo di Cesarò, hanno guidato insieme con Firrarello il corteo che dalla centrale piazza Spedalieri si è mosso fino all’ospedale. Con loro i presidenti dei Consigli comunali, i rappresentanti delle associazioni che insieme alle istituzioni hanno organizzato la protesta, ovvero Consiglio delle Donne di Bronte, Telefono Rosa, Fidapa, Club Donne Insieme, Centro Aiuto alla Vita, Associazione Ghiran di Maniace, IPAB, Confraternita di Misericordia, Unitalsi, Circolo di cultura “Enrico Cimbali”, Circolo Anziani – Bronte, Circolo Operaio- Bronte, Croce Rossa Italiana sezioni di Bronte, FSE Bronte 1 San Giuseppe Artigiano, Rotary Club Aetna nord/ovest, Associazione Terapia del Sorriso, Rangers di Sicilia, Iride. a cui si è aggiunto anche il comitato cittadino “Uniti per la difesa dell’ospedale”. Presenti anche numerose autorità fra cui gli onorevoli Pippo Limoli e Nino D’Asero, i consiglieri provinciali Nunzio Parrinello ed Aldo Catania, ed il presidente di Joniambiente, già presidente dell’Asl 39 di Bronte, Francesco Rubbino. Tantissime le donne, vere protagoniste della protesta. “Hanno ragione le donne a protestare. – ha affermato il sindaco Pino Firrarello – Non si può chiudere un Punto nascite che assicura un servizio in un territorio montano di oltre 50 abitanti. Non si può chiudere usando la forza dei numeri dopo che il reparto, insieme con l’intera struttura ospedaliera di Bronte, è stata privata di medici e di primari e lasciata ad agonizzare”. “Difendiamo il Punto nascita e l’intero ospedale. – ha aggiunto il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Gullotta – E domani spiegheremo a Sirna quanto grave sarebbe non potenziarlo”. “Pensate a chi – hanno replicato gli onorevoli Limoli e D’Asero – devo deve percorrere diversi chilometri su queste strade tortuose prima di raggiungere un ospedale attrezzato”. “Difendiamo il diritto alla vita ha affermato il presidente del Consiglio delle donne Maria Pia Castiglione – e soprattutto il diritto di nascere nel proprio territorio”. “I miei figli sono nati qui – ha aggiunto Antonella Caltabiano dell’associazione Telefono Rosa – un diritto che dobbiamo difendere per tutte le donne”. “Questo è solo l’inizio – ha concluso il presidente del Comitato cittadino Giuseppe Mancuso – la battaglia prosegue per difendere Punto nascite ed ospedale intero”.
L’addetto stampa Gaetano Guidotto