Archiviata la 24° Sagra del pistacchio con un bilancio più che positivo, Bronte guarda già all’organizzazione della prossima edizione. Inoltre, nonostante ormai il pistacchio sia conosciuto in tutto il mondo, si pensa ancora a come valorizzarlo ancora di più. E lo spunto lo fornisce il sindaco Pino Firrarello. “Grazie anche a questa sagra – afferma – ormai tutti sanno che a Bronte si produce il pistacchio più buono al mondo. Fino ad oggi però non abbiamo dimostrato le sue qualità salutari”. Compito che il sindaco suggerisce all’assessore regionale Dario Caltabellotta, giunto a Bronte per rendere omaggio all’Oro verde, affinchè la Regione promuova uno studio: “Si può fare benissimo – risponde l’assessore regionale – anzi è una delle finalità del programma “Profeta il patria”, affinchè le produzioni agricole siciliane vengano valorizzate non solo per il gusto ma anche per le proprietà salutistiche. Insomma ci sono tutte le condizioni affinchè la Sicilia e con essa Bronte siano identificate come terre della salute”. E, se per la ulteriore valorizzazione del pistacchio ci sono bisogno risorse, il sottosegretario Giuseppe Castiglione guarda ai finanziamenti comunitari del Psr: “L’obiettivo – ci dice – è valorizzare le aree agricole che producono eccelenze come il pistacchio in grado di creare economia e salvaguardia dell’ambiente. Dobbiamo affrontare però adeguatamente il problema della contraffazione. Nei prossimi giorni affronterò il problema a Roma.