E’ sempre vivo il carisma di Don Bosco a Bronte. Così vivo che l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Graziano Calanna, ha dedicato al Santo fondatore delle congregazioni dei Salesiani il ristrutturato parco che prima tutti chiamavano di via Vittorio Veneto e che adesso è dedicato a Don Bosco. Un parco che già dall’estate scorsa ha uno dei più ricchi parchi gioco per bambini e che adesso, finalmente accessibile anche dalla centralissima via Umberto attraverso via Milano, vanta un percorso salute in mezzo al verde, un tavolo da ping pong a tanti comodi viali e luoghi per rilassarsi vicino al centro e contemporaneamente lontano dai rumori della città.
E ieri sera il sindaco Graziano Calanna ha tagliato il nastro inaugurale, assieme al baby sindaco, Noemi Costanzo, alla Giunta municipale a diversi consiglieri comunali e soprattutto ai salesiani. All’inaugurazione, infatti, hanno partecipato l’ispettrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Sicilia, suor Maria Pisciotta, l’Ispettore dei Salesiani di Sicilia, Don Giovanni D’Andrea, la consigliera ispettoriale per la pastorale giovanile suor Antonella Allegra e la direttrice del collegio Maria di Bronte, suor Maria Vella. Con loro tanti brontesi che hanno visitato il bellissimo parco fra i nuovi muretti ed i viali ristrutturati.
Emozionati gli interventi del vice sindaco Gaetano Messina, del Baby sindaco e dei rappresentanti salesiani grati al Comune di Bronte per l’intitolazione del parco a Don Bosco e dello stesso sindaco. “Tutta Bronte – ha affermato Graziano Calanna – dice grazie alle Figlie di Maria Ausiliatrice che operano a Bronte, perché nel segno di Don Bosco continuano a promuovere bravi cristiani e onesti cittadini. Oggi si realizza un sogno. Un sogno per cui abbiamo lavorato fin da quando abbiamo deciso di realizzare il nuovo accesso da via Milano, per collegare questo parco al centro. Volevamo, infatti, regalare ai brontesi quest’area per troppi anni rimasta chiusa. Che adesso – ha concluso Calanna – possa essere fruita da bambini, sportivi, genitori con le carrozzine ed anziani. Che sia, insomma, un grande luogo di aggregazione senza età”.