Le polemiche sulla rimodulazione provinciale delle sedi Inps non sono sedate. Dopo le notizie che vedrebbero Bronte declassato da “Agenzia” a semplice “Punto Inps”, il sindaco, Graziano Calanna, a nome anche dei colleghi di Randazzo, Maletto e Maniace, scrive al Prefetto di Catania ed alle Organizzazioni sindacali e provinciali, chiedendo quell’incontro programmato in Prefettura, ma mai effettuato. “A conclusione del vertice – scrive Calanna – da Ella presieduto il 5 maggio 2017, cui hanno partecipato i Sindaci del Territorio ed alcuni rappresentanti della Deputazione regionale e nazionale, ha suggerito ai Rappresentanti dell’Inps di concordare con i Sindaci un possibile nuovo piano e di sottoporlo, prima dell’approvazione definitiva, alla Prefettura, in occasione di un ulteriore incontro, che avrebbe dovuto organizzarsi a distanza di 20 giorni, alla presenza dei Sindaci dei Comuni interessati, oltre che, naturalmente, del Prefetto. Tuttavia fino ad oggi, nonostante i 20 giorni siano già trascorsi, a questo Comune non è giunta alcuna notizia ufficiale sulla convocazione dell’incontro; al contrario l’Inps avrebbe già redatto il nuovo piano”. Poi a noi Calanna afferma: “Avendo fiducia nelle notizie di stampa onestamente non capisco come l’Inps abbia potuto scegliere una nuova rimodulazione senza contattare i sindaci. Per questo ho deciso di scrivere al Prefetto, anche per comprendere alcuni strani meccanismi che regolano la soppressione o la istituzione di servizi in provincia di Catania guarda caso sempre a danno delle aree montane”. E Calanna conclude: “Pertanto, il sottoscritto, Sindaco di Bronte, ed in rappresentanza dei Colleghi dei Comuni di Randazzo, Maletto e Maniace, Le chiede di convocare al più presto il vertice proposto il 5 maggio scorso, al fine di permettere ai Sindaci, di conoscere, ed eventualmente dibattere, i contenuti della possibile nuova rimodulazione”. Insomma la querelle sulla rimodulazione delle sedi Inps è tutt’altro che terminata. Fonte “La Sicilia” del 28-06-2017