I vigili urbani di Bronte disapprovano la soppressione del corpo, che la Giunta l’8 gennaio ha degradato a «staff» alle dipendenze del segretario comunale, senza tener conto che in materia di Polizia locale la legge attribuisce specifica competenza al Consiglio comunale. I vigili hanno così scritto una lettera al sindaco, ai consiglieri e alle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil. “La responsabilità del Corpo per legge è del comandante e, in sua assenza, di un funzionario di polizia municipale delegato dal sindaco. Il Corpo tassativamente non può avere dipendenze da personale amministrativo perchè non ha i requisiti previsti dalla legge”. Fra i requisiti citati ci sono le qualifiche di polizia giudiziaria, pubblica sicurezza, polizia amministrativa e stradale che il segretario, Fabio Martino Battista nella fattispecie, non possiede, così come non avrebbe l’attestazione per il maneggio delle armi per svolgere servizio armato e in divisa. L’11 gennaio scorso, il sindaco Graziano Calanna ha reso operativo il nuovo ordinamento degli uffici nominando responsabile dello Staff Polizia locale il segretario generale. Il 13 gennaio, poi, ha disposto che il segretario comandasse nei giorni feriali e l’ex comandante dello stesso Corpo, il tenente Gaetano Pecorino, tutti i sabati e nei giorni festivi. Il segretario-comandante, a sua volta, il 15 febbraio ha nominato il suo vice e sostituto, tenente Pecorino, responsabile di tutti i servizi dello Staff e l’ha delegato pure a nominare il sostituto di se stesso. Dopo due mesi di malumori, giunge l’inedita protesta dei vigili urbani, forti di sentenze del Consiglio di Stato (tra cui la 75 del 2015) e delle “perplessità” sui “segretari-colonnelli” espresse dal Viminale in un parere del 4 settembre 2015. L’ufficio stampa del Comune, vista l’ora tarda, ha comunicato l’impossibilità di una replica immediata del sindaco, ma ha precisato che alla lettera dei vigili ha fornito risposta ufficiale, che presto divulgherà. Luigi Putrino Fonte “Giornale di Sicilia” del 07-03-2016