Come avvenuto per il progetto della Zes (Zone economiche speciali), anche quello per il finanziamento per un parco giochi è stato escluso dalla graduatoria dell’assessorato regionale alla Famiglia, per la mancanza di documentazione. La conclusione negatica della vicenda sembra da non attribuire alla politica, ma a chi, nei vari uffici dovrebbe presentare le domande secondo lo schema previsto dal bando. Semmai alla politica spetta il compito di controllare che tutto venga fatto bene, in quanto, come in questo caso, un’esclusione porta ad avere qualcosa in meno per la propria comunità. I parchi giochi inclusivi, saranno realizzati in 96 Comuni dell’Isola, sono fatti per fare in modo che i bambini, oltre a mostrare le proprie abilità, possano relazionarsi con gli altri, e dove gli aduli possano prendersi cura di loro. La Regione ha messo in bilancio 3,8 milioni di euro, che saranno suddivisi tra i Comuni in regola, fino ad un massimo di 50 mila euro.
Bronte, è stato escluso dalla graduatoria per “Mancanza istanza di contributo”, una leggerezza che la esclude dal progetto, al contrario della vicina Randazzo, che invece riceverà un contributo di 42 mila euro. Escluso anche Maletto, ma solo per non essere arrivato al necessario punteggio. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 11-11-2020