Una conferenza di livello internazionale tra dimensione storica e contemporaneità. Questo è stato il convegno “Le Donne e l’Arte”, organizzato dal presidente della Pinacoteca, il dr. Carmelo Indriolo, in sinergia con associazioni e istituzioni, fra cui il direttore scientifico e critico d’arte Alfio Nicotra, la presidente del “Cenacum” Rosalba Panvini, la presidente dell’Accademia delle Belle Arti Lina Scalisi, il Comune, gli istituti superiori Capizzi e Radice e altre istituzioni e associazioni culturali. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Maria De Luca e dal presidente Indriolo: «Avere nella Pinacoteca – ha affermato quest’ultimo – relatori illustri italiani ed esteri, mettere in connessione questo luogo con i diversi continenti, far dialogare Bronte con il mondo, è una grande soddisfazione culturale ed etica». Poi gli interventi, moderati dal giornalista Salvo Fallica. E se Nicotra ha messo in evidenza la continuità con la prima edizione, nel 2020, al Museo Diocesano di Catania ed ha sottolineato l’autorevolezza delle studiose che si sono collegate da diversi continenti, la prof. Giuseppina Radice dell’Accademia delle Belle Arti, ha concentrato la sua analisi su “Animus/Anima: una donna per esempio”.
Rosalba Panvini ha relazionato su “Donne artiste nell’Antichità. Fonti e documentazione”. Adelina Modesti, Emerita University of Melbourne, in collegamento dall’Australia ha proposto un’analisi storico-artistica dal titolo: “Un Paradiso delle Donne”. L’arte al femminile a Bologna tra Cinque e Seicento, partendo dall’analisi di Lavinia Fontana di Bologna, la prima pittrice professionista del Rinascimento. Lo storico dell’arte Giuseppe Ingaglio è intervenuto su “Donne di arte oggi. Il contributo di alcune esperienze siciliane tra ricerca, proposta e sistema”. Interessanti le relazioni di Melia Belli Bose e Amina Ejaz (entrambe della University of Victoria, British Columbia, Canada) per un convegno che a Bronte si ricorderà a lungo. L .S Fonte “La Sicilia” del 28-05-2023