Adesso le condanne sono definitive. La Corte suprema di Cassazione ha confermato il giudizio formulato dalla Corte di Appello per coloro che furono arrestati nell’operazione “Gatto selvaggio”. Sembra una coincidenza ma il 14 febbraio del 2011 i carabinieri di Bronte e Randazzo, coordinati dalla Dda della Procura della Repubblica di Catania, fermarono numerosi presunti esponenti dei clan mafiosi di Bronte, con l’accusa di associazione mafiosa, estorsioni e traffico di sostanze stupefacenti. A distanza di 4 anni, il giudizio per coloro che hanno chiesto il rito abbreviato, si è concluso. La seconda sezione penale della Corte di Cassazione di Roma, infatti, ha confermato sia le assoluzioni di Claudio Reale e Antonino Triscari, cui il Gup del Tribunale di Catania, nel marzo del 2012, invece, aveva inflitto rispettivamente una pena di 9 anni e 2 mesi, 8 anni e 2 mesi di reclusione, e confermato le condanne inflitte dalla Corte di Appello per gli altri, ad eccezione di Antonino Russo, cui dovrà essere ricalcolata la pena. La Suprema Corte quindi ha condiviso la tesi dei Giudici d’Appello, escludendo per buona parte degli imputati le circostanze aggravanti. Queste le condanne: Gabriele Bellitto Grillo, dovrà scontare 8 anni di reclusione. Emanuele Bonfiglio, 14 anni e 6 mesi. Gabriele Destro, 2 anni, 8 mesi e 20 giorni. Benedetto Fazio, 6 anni, 10 mesi e 20 giorni. Giuseppe Longhitano, 6 anni, 10 mesi e 20 giorni. Vincenzo Sciacca, 4 anni, 8 mesi e 20 giorni. Nunzio Spanò, 3 anni e 4 mesi. Giuseppe Uccellatore, 7 anni e 9 mesi e 10 giorni. Fabio Vicario, 7 anni, 2 mesi e 20 giorni. Giovanni Capace, 3 anni e 6 mesi più 800 euro di multa. Nunzio Galvagno, 6 anni più 20mila euro di multa. Davide Gambino, 4 anni e 2 mesi più 18mila euro di multa. Luca Lo Foco, 3 anni e 4 mesi. Per conoscere la pena inflitta ad Antonino Russo bisognerà attendere la pubblicazione del dispositivo perché i giudici hanno deciso di rivedere i 4 anni, 8 mesi e 20 giorni inflitti dalla Corte di Appello. Inoltre interdizione temporanea dei pubblici uffici per 5 anni nei confronti di Antonino Russo, Vincenzo Sciacca e Nunzio Spano, mentre Giovanni Capace, Nunzio Galvagno, Davide Gambino, Luca Lo Foco e Sebastiano Russo dovranno pagare le spese processuali. Nutrita la schiera degli avvocati difensori: Goffredo D’Antona, Antonino Caputo, Salvatore Caruso, Francesca Politi, Samantha Lazzaro, Marco Tringali, Lucia D’Anna, Maria Caltabiano, Mario Brancato, Carmelo Galati, Mario Schilirò, Giovanna Aprile, Maurizio Magnano di San Lio, Augusto Zozzo, Gabriella Gennaro e Sandro Costanzo.
P. Z. Fonte “La Sicilia” del 15-02-2015