«La manovra del Governo è iniqua e l’estensione dei voucher genera precarietà e sfruttamento». Lo ha ribadito la Flai Cgil in occasione dell’assemblea dei lavoratori della zona montana nella sala consiliare in vista dello sciopero generale del 13. Presenti il segretario generale della Cgil siciliana, Alfio Mannino, e il segretario generale della Flai di Catania, Giuseppe Glorioso. Con loro la segretaria provinciale Grazia Arcodia, il responsabile provinciale del coordinamento dei delegati forestali Gino Mavica e i responsabili comunali di zona, Sgrò, Sanfilippo e D’Amico. «Il Governo rischia di lasciare campo libero ai caporali anziché combattere tutte le forme di sfruttamento e di lavoro irregolare – spiega Glorioso –Abolire le limitazioni esistenti per il ricorso ai voucher ed estendere le soglie economiche significa calpestare diritti contrattuali, tutele previdenziali, garanzie per migliaia di lavoratrici e lavoratori. L’impianto di questo provvedimento non ha nulla a che fare con la “semplificazione” ma è orientato a destrutturare il lavoro in agricoltura, favorendo la precarietà e l’impoverimento del lavoro».
Non solo, per la Flai di Catania la manovra non affronta il tema del fondo nazionale della forestazione, non tiene conto di interventi per la cura del suolo e per il contrasto al dissesto idrogeologico, con gravi ripercussioni sull’ambiente. Inoltre soltanto in Sicilia continua a non essere applicato il rinnovato contratto nazionale di settore ed è bloccata ogni prospettiva di assunzioni. «La classe politica si conferma distante dai veri problemi delle persone – sottolinea Glorioso – è per questo motivo che contestiamo una manovra senza anima e senza prospettive, perché non mette al centro le esigenze del mondo del lavoro, scaricando sui più deboli i costi della crisi economica». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 07-12-2022