Il «Consorzio di tutela del pistacchio verde di Bronte dop» sui danni causati ai pistacchieti, dalle raffiche di vento di domenica e dalla precedente grandine, denuncia «allarmismo infondato» e smentisce «le notizie di questi giorni, che hanno fatto passare il messaggio di danni del 70 per cento dell’intera produzione di pistacchio, anziché a una limitata parte», che altre fonti del settore stimano sotto il 10 per cento del totale. Con una nota, il Consorzio spiega: «I dati diffusi sui danni ai pistacchi di Bronte, da vari comunicati stampa e notizie giornalistiche, hanno creato allarmismo infondato, perché hanno lasciato intendere la compromissione della maggior parte del raccolto di quest’anno». Il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, e l’assessore alle Politiche agricole, Giuseppe Di Mulo, da parte loro, lunedì avevano scritto alla Regione per avere aiuti, ma l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, in sintesi, mercoledì ha risposto: «I risarcimenti da calamità naturale li elargisce lo Stato. I produttori segnalino i danni all’Ispettorato o alla Condotta agraria, per consentire agli ispettori di perimetrare il territorio danneggiato e al Ministero di far scattare lo stato di calamità naturale, riconosciuto in caso di danno superiore al 30 per cento della produzione. Diciamo subito – ha precisato Bandiera – che le risorse sono esigue e non vengono risarciti danni assicurabili, ma è possibile ottenere benefici contributivi. Vale la pena fare la segnalazione». Insomma, stessa procedura come per la grandine del 2015 e la siccità del 2017, che ai produttori danneggiati non portò un euro. Tornando al Consorzio di tutela del pistacchio di Bronte, il direttivo spiega ancora: «Da un’indagine da noi eseguita, con vari tecnici, emerge una media di danni generale limitata. Per la grandine e per il vento, come Consorzio abbiamo accertato che ad essere colpite sono state poche zone, aree abbastanza ristrette del territorio, anche se in alcune ci sono stati danni più seri. Smentiamo i comunicati susseguitisi in questi giorni, che hanno fatto passare il messaggio di danni del 70 per cento su quasi l’intera produzione. In base alle nostre stime – conclude il Consorzio – possiamo affermare che il raccolto compromesso comprende una piccola percentuale di quello totale, quasi un calo fisiologico. Al momento è prevista una buona produzione, sia quantitativamente sia qualitativamente». Luigi Putrino Fonte “Giornale di Sicilia” del 01-06-2019
NDR: Si precisa che l’Ufficio Stampa del Comune di Bronte, non ha mai scritto che si è perso il 70% della produzione di pistacchioe le stesse dichiarazioni dell’assessore Di Mulo, confermano che si è perso il 70% della produzione ma solo in alcune precisate contrade che rappresentano una minima parte delle coltivazioni.