Continuano a piovere finanziamenti pubblici al Comune di Bronte. Il Dipartimento delle infrastrutture della Regione siciliana ha avviato le procedure per concedere 2 milioni e 800mila euro destinati al completamento dei lavori di restauro del Castello Nelson. Ne dà notizia il sindaco, Pino Firrarello, al termine di una “battaglia” legale e burocratica che, pur di far ottenere i finanziamenti, lo ha visto ricorrere al Consiglio di Giustizia amministrativa. La storia di questo finanziamento, infatti, risale a ben 7 anni fa, quando l’allora sindaco di Bronte, Salvatore Leanza, a seguito della pubblicazione di un bando della Regione siciliana che, attraverso i fondi europei, mirava a riqualificare le aree urbane finanziando progetti fino al 90% del loro importo, chiese a due progettisti, l’architetto Antonino Giuttari e l’ingegnere Salvatore Signorello, di redigere il progetto di ristrutturazione dell’antico maniero. Contemporaneamente chiese all’Ufficio tecnico, coordinato dall’ingegnere Salvatore Caudullo, di partecipare al bando attraverso il Pit Etna. I progettisti completarono il lavoro nei tempi, redigendo un elaborato tecnico che prevedeva lavori per un valore di 3 milioni e 114mila euro, il responsabile unico del procedimento del Comune, geometra Nino Saitta, lo approvò e tutto fu inviato alla Regione. Quando nel 2006, però, fu stilata la graduatoria di tutti i progetti presentati, il Comune di Bronte si accorse che il suo aveva riportato un punteggio inferiore al minimo necessario per la ammissibilità a finanziamento. Bronte non accettò il giudizio e l’allora neo sindaco Firrarello presentò ricorso, ritenendo invece il progetto degno di essere finanziato. L’azione fu premiata, perché, sulla scorta del parere del Cga, l’allora presidente della Regione nominò una commissione per rivedere il progetto. Nell’aprile del 2011, la commissione assegnò all’elaborato 5 punti in più, permettendogli di superare la soglia minima per essere finanziato. Una prima battaglia era stata vinta, ma bisognava che la Regione reperisse le somme, che nel frattempo erano state utilizzate, e in più il Comune doveva ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. «Non ottenere quel finanziamento – spiega Firrarello – che opportunamente il mio predecessore Leanza chiese, avrebbe saputo di grave ingiustizia per la nostra comunità. Adesso la maggior parte del lavoro è stata completata e la Regione proprio ieri l’altro ha finalmente chiesto al Comune di trasformare il progetto definitivo in esecutivo. Noi ovviamente non perderemo tempo». Tanti i lavori che con questi soldi dovranno essere svolti. Prima di ogni cosa si restaurerà il tetto, le cui capriate cominciano a traballare, ma soprattutto verrà restaurata la parte dell’edificio che oggi ospita gli uffici e verrà ripavimentato il cortile all’ingresso dominato dalla croce celtica. Ci saranno anche risorse per dotare l’edificio di una buona illuminazione.
Fonte “La Sicilia” del 13-12-2012