Il rischio di contrarre il covid 19 spaventa i genitori che non vogliono mandare i figli a scuola e chiedono la didattica a distanza. Succede a Bronte dove circa 450 genitori hanno aderito all’iniziativa dell’avv. Giuseppe Gullotta, che ha scritto una lettera al presidente Musumeci, all’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, ai deputati regionali catanesi, al sindaco di Bronte, al dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale ed ai dirigenti scolastici delle scuole elementari e medie di Bronte. Gullotta nella lettera chiede che alla fine della “zona rossa”, prevista per il 3 dicembre, per quei genitori che lo chiedono, si eviti di far ritornare i propri figli in classe e si continui con la didattica a distanza fino all’inizio delle vacanze di Natale. «Auspichiamo che non sia necessario prorogare la zona rossa oltre il 3 dicembre – afferma Gullotta – ma venute meno le limitazioni previste dall’ordinanza, dovrebbe essere disposta la regolare riapertura delle scuole. Noi chiediamo che contestualmente alla didattica in presenza a scuola, per quei genitori che lo richiedono, si proceda a un periodo di proroga di giorni 12, fino a martedì 22 dicembre, della Dad». Gullotta, in pratica, chiede che la scuola permetta a chi vuole di fare lezioni in presenza, ma chi lo desidera possa seguire la stessa lezione attraverso un computer.
«Certo – continua – perché tra i genitori degli alunni che frequentano le scuole elementari e medie una forte preoccupazione forte. La Dad aiuterà a garantire la salute pubblica riducendo i contagi e tutelando meglio i nostri figli, il personale scolastico docente e non docente e tutti i familiari, fatto anche di anziani fragili». Ma la legge prevede questo? E possibile fare contemporaneamente un lezione in presenza ed in Dad? Per Gullotta sì, perché, come spiega, accade già in Puglia. Fonte “La Sicilia” del 28-11-2020