È tornata in funzione la Tac dell’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte. Ne dà notizia l’assessore alla Salute del Comune di Bronte, Ernesto Di Francesco. «Domenica – dice l’assessore – si è guastato il monitor della Tac. Si tratta di un monitor particolare, integrato alle apparecchiature. Non era certo facile sostituirlo. Per questo il personale della Radiologia ha subito effettuato la richiesta di riparazione e devo dire che, in circa 24 ore, sono arrivati i tecnici, e alle 18 di lunedì il servizio è tornato funzionante». Nel frattempo però alcune prestazioni sono state dirottate negli altri ospedali con i relativi disagi. È notorio, infatti, che questa Tac è in funzione da parecchi anni. «Che sia ormai uno strumento non certo all’avanguardia è evidente. – afferma Di Francesco – La sua sostituzione sarà certamente una delle richieste che rivolgeremo al commissario dell’Asp 3 di Catania, Maurizio Lanza. Lo faremo non solo per migliorare i servizi dell’ospedale di Bronte, ma per tutelare il diritto alla salute dei cittadini di questo territorio». E non è la prima volta che la Tac dell’ospedale di Bronte fa parlare di se. In passato è stato più volte spiegato, infatti, che quella di Bronte, infatti, è una Tac a “6 strati”, mentre quelle di ultima generazione ormai sono a “128 strati”. La differenza di tecnologia con quelle moderne quindi è evidente e, oltre alla definizione delle immagini che oggi è certamente migliore, sta nel fatto che i referti si ottengono in un tempo di gran lunga inferiore. Pensate che ciò che a Bronte si ottiene in un’ora, con le Tac di ultima generazione si ottiene in meno di 10 minuti. Di conseguenza mantenendo una vecchia Tac che si rompe in continuazione, non solo si possono effettuare meno referti, ma si sottopongono i pazienti a radiazioni per un tempo più lungo. Fonte “La Sicilia” del 09-01-2019