Non finiscono i problemi che ormai da anni affliggono l’ospedale di Bronte, e, conseguentemente, il territorio dei Comuni limitrofi, che vedono, nell’ospedale Castiglione Prestianni, l’unico posto dove avere un aiuto in tempi celeri. E’ di qualche giorno, la notizia che il Ministero voglia chiudere il Punto nascite, ma spesso, la legge dei numeri, presa come unico parametro in nome del risparmio, si scontra con quella dei problemi legati all’olografia del terreno, oppure ai guasti di macchinari, che spesso non vengono rimpiazzati o sistemati in tempi celeri. Uno di questi casi, ha visto coinvolto un ragazzo di Maniace, 15 enne, che con un coetaneo ha avuto un incidente a Maniace domenica sera, soccorso dall’ambulanza del 118, e con varie ferite tra cui un trauma cranico, è stato necessario il trasporto in ambulanza all’ospedale Cannizzaro di Catania, proprio per una guasto alla Tac del presidio di Bronte, avvenuto già da qualche giorno, e ancora in attesa di sistemazione. Infatti, la stessa sorte, è toccata qualche giorno fa, all’ambulanza di Randazzo, che, per l’assenza della Tac. ha dovuto sobbarcarsi un viaggio a Biancavilla, lasciando così il territorio sguarnito di un importante mezzo di soccorso, e provocando ulteriori disagi al paziente, che di notte, quando l’elisoccorso non può viaggiare, deve essere trasferito a bordo di una ambulanza. Questi sono problemi che non sono segnalati nelle note inviate al Ministero, ma come sempre, sono solo i cittadini, e gli operatori a doversi sobbarcare oneri che dovrebbero essere evitati.
LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 23-06-2015
Perché non li trasferiamo a Biancavilla ?
Forse l’ entità del trauma era tale che una sosta all’ ospedale di Bronte avrebbe di sicuro allungato i tempi ancor più inutilmente data l’ assenza di specialità di rianimazione … di medici reperibili…etc.
Forse è stato un bene il trasferimento dei paziente !!!