In una sala consiliare festosa per il gioioso entusiasmo di tanti bambini è stato presentato il progetto “Take Care ”, promosso dal primo Circolo didattico e dal Comune ed inserito nell’ambito dell’iniziativa “Educare Insieme”, chiamata al contrasto della povertà educativa e al sostegno delle opportunità culturali e educative dei più piccoli. “Take Care” prevede percorsi di inclusione e educazione alla legalità attraverso attività come cineforum, web radio, attività ludiche, aggregative, civiche e di solidarietà. Attraverso il teatro sociale, il grest letterario ed altro si punta a sviluppare corresponsabilità educativa. Per riuscirci i bambini sono seguiti da un’equipe multidisciplinare composta da due educatori professionali, un assistente sociale, una psicologa, una animatrice sociale ed una mediatrice culturale per l’utenza straniera. Fanno parte del progetto anche un esperto sportivo, un esperto in montaggio di foto-video ed un esperto di teatro che propongono attività di laboratorio specifiche. Ed alla presentazione erano presenti il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, la preside del I Circolo didattico “Nicola Spedalieri”, Biagia Avellina, che ha partecipato al bando del Ministero la presidente della cooperativa “Opera prossima” Giuseppina Infantino. Presenti anche l’assessore alle Politiche scolastiche Maria De Luca, quello alla Salute, Angelica Prestianni ed il responsabile della IV Area Sociale e Pubblica Istruzione del Comune avv. Francesca Longhitano.
«Questo – ha affermato l’assessore De Luca – è un progetto che è già stato avviato, ma che oggi abbiamo il piacere di presentare alla presenza di tutti i protagonisti dai piccoli utenti agli operatori. La scuola si area al territorio per contrastare la povertà educativa». «Le attività pomeridiane – ha aggiunto l’avv. Longhitano – permettono di sviluppare altre competenze ed abilità diverse dalla didattica. La vita del resto è fatta anche di tante altre cose come teatro ed altro e l’equipe di docenti selezionata ci permette di usufruire della professionalità di tanti giovani». «Grazie a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo progetto- – ha concluso il sindaco – La scuola fra le agenzie educative resiste nello svolgere il suo difficile compito. Se oggi a 7 anni ci sono bambini che hanno fame si sapere è grazie agli stimoli che ricevono, ma anche della scuola». Fonte “La Sicilia” del 26-04-2022