Sono circa 15 le sigle sindacali in rappresentanza dei laboratori che erogano servizi sanitari, che hanno proclamato lo stato di agitazione, chiedendo un incontro con l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo. Tra queste l’Acap (associazione centri accreditati privati), il cui responsabile è il dr. Salvatore Pizzuto, che rappresenta alcune strutture di Bronte e della provincia di Catania. «Da mesi chiediamo di sbloccare una situazione di stallo, in un settore in cui lavorano oltre 15mila dipendenti, con 1800 laboratori che erogano oltre il 75% di prestazioni del servizio sanitario, e un adeguamento delle tariffe ferme al 1996, mentre i costi sono in continuo aumento. Oggi ci ritroviamo con un taglio al budget della Regione, che da 315 milioni è passato a 285. Una situazione che rischia di mettere in ginocchio un settore importante». Proprio per questo è stata indetta, per domani, un’assemblea a Caltanissetta sperando che, prima di tale data, l’assessore Volo convochi i rappresentanti per evitare il blocco delle prestazioni.
«Gli ambulatori privati sono allo stremo – conclude Pizzuto – in tanti hanno erogato prestazioni senza la necessaria copertura e ora rischiano di non avere pagate le spese per gli ulteriori tagli. Un servizio garantito tra mille difficoltà. Oltre a ciò, a Bronte e dintorni, siamo tra i pochi che erogano questi servizi, evitando a tanti cittadini di spostarsi per avere le giuste cure. Noi attendiamo con fiducia di avere un incontro costruttivo». LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 03-02-2023