«I 60 alloggi popolari dell’Iacp a canone sostenibile, siti in contrada Sciara Sant’Antonio ed esattamente nell’ex via Matteo Selvaggi, oggi Salvatore Leanza, all’interno sono già quasi completi. Non escludo che entro 2 o 3 mesi potremmo consegnarli alle famiglie che ne hanno diritto». Sono le parole del sindaco, Pino Firrarello che guarda le ruspe ancora in azione all’interno del cantiere per sistemare le aree esterne e si rende conto di quanto tempo sia passato dall’ini – zio dei lavori ad oggi. Ma soprattutto si rende conto di tutte le interruzioni ed i ritardi che si sono accumulati. «Purtroppo è così – continua Firrarello –Questo complesso abitativo non completato per decenni ha rappresentato un esempio di degrado in un’area che invece noi abbiamo e stiamo continuando a valorizzare. Ricordo bene come i lavori iniziarono negli anni 90, quando riuscii a recuperare 6 milioni di euro al Ministero della Infrastrutture. Poi però, a causa della crisi finanziaria della ditta che si era aggiudicata l’appalto, furono interrotti, e l’Iacp che non è più riuscita a riprenderli. «E se in tutto questo tempo il finanziamento non è stato ritirato è perché tantissime volte mi sono recato negli uffici del ministero, dell’assessorato regionale ed anche dell’Iacp. Lo dico sempre – aggiunge – In Sicilia i tempi di realizzazione delle infrastrutture non sono accettabili per via di innumerevoli problemi. Problemi –conclude – che per questi alloggi hanno provocato ritardi anche negli ultimi anni».
Ed in effetti è vero. Negli ultimi anni recuperato l’appalto e riaffidati i lavori, la consegna dei lavori è stata effettuata con parziale riserva per individuare il direttore dei lavori strutturali. Fatto ciò sono sorte divergenze fra gli Uffici e l’impresa soprattutto riguardo ai prezzi di alcuni lavori in cemento armato. Ne è scaturito un contenzioso con tanto di collegio consultivo di aggiudicazione che alla fine ha dato parzialmente ragione al Comune diminuendo le pretese dell’impresa, ma ha sospeso i lavori per tutto il tempo che è stato necessario per giungere al giudizio. Poi, e siamo arrivati nel periodo della pandemia, i lavori sono stati costretti ulteriormente a fermarsi per problemi registrati dall’impresa. Infine, la necessità di approvare la classica perizia di variante che ha costretto il Comune a chiedere alla Regione nuovi fondi. Risolti i problemi dell’impresa da un po di tempo il cantiere brulica di operai e si sta arrivando alla fine. «Nella sostanza gli alloggi sono completi – ci spiega l’ing. Salvatore Caudullo, responsabile del settore Lavori Pubblici del Comune – Mancano solo alcuni infissi, alcuni vetri e la tinteggiatura. Provvederemo a completare anche l’esterno con le piazzole e le aree a verde. Ci sarà anche un campetto polifunzionale». «Faremo il possibile per consegnare gli alloggi alle famiglie – conclude Firrarello – Una graduatoria esiste già. La legge permette poi di consegnare preventivamente le case, anche se manca ancora qualche atto, per evitare danni vandalici. Sono contento perché si aggiunge un altro tassello in un puzzle che vede il quartiere Sciara Sant’Antonio sempre più abitato e ricco di servizi». Fonte “La Sicilia” del 17-04-2023