L’Istituto autonomo case popolari di Catania ha comunicato al Comune di Bronte che l’assessorato regionale alle Infrastrutture ha finanziato 300 mila euro per mettere in sicurezza l’intero complesso delle case popolari, realizzate intorno agli anni 60 ed oggi in precarie condizioni non sol statiche, ma anche igienico sanitarie. Chi oltrepassa il cancello del cortile, infatti, alzando lo sguardo, si accorge subito che non c’è un solo balcone che non è protetto da un robusto telone per evitare di far precipitare i pezzi di cornicione che si potrebbero staccare. Ma non solo. Più volte il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ha effettuato sopralluoghi ed è intervenuto d’urgenza con fondi comunali per rimediare ad emergenze di natura igienico sanitaria. L’ultima volta l’estate scorsa, quando la rottura della condotta delle acque nere per poco non ha reso l’intero stabile inagibile. “Non era più possibile rinviare questi lavori – ci dice il sindaco – che dovevano essere effettuati di urgenza”. E così oggi, dopo tante segnalazioni, la Regione ha finanziato all’Iacp i fondi necessari per mettere in sicurezza una struttura che ospita 14 famiglie in altrettanti appartamenti. “Proprio durante l’ultimo sopralluogo – ci dice il sindaco Firrarello – ci siamo accorti come pezzi di calcestruzzo penzolavano dai ballatoi del balconi, tutti gonfi a causa dell’umidità. Umidità che aveva provocato danni anche alla copertura, senza pensare che il piazzale ogni volta che piove si allaga. Insomma – continua – nel rispetto delle persone che vi abitano era necessario intervenire e noi, oltre ad effettuare le dovute segnalazioni all’Iacp, abbiamo messo a disposizione l’ufficio tecnico del Comune, coordinato dall’ing. Salvatore Caudullo”. E così il Comune e l’Iacp, insieme, sono andati alla ricerca di possibili finanziamenti, occasione giunta quando la Regione siciliana ha pubblicato un bando per la ristrutturazione e messa in sicurezza di edilizia pubblica. L’Iacp ha presentato il progetto, oggi premiato dalla graduatoria regionale. “Con queste somme – continua Firrarello – oltre alla sistemazione dei balconi e del tetto, saranno rifatti alcuni pilastri del portico che a guardarli bene non è che sembrano poi così solidi. Insomma – conclude – l’idoneità statica della struttura sarà completamente rivista, per restituire ai residenti un alloggio sicuro e soprattutto degno di questo nome”.
Fonte “La Sicilia” del 24-02-2013