I componenti dell’Ufficio elettorale centrale, come da prassi, sono al lavoro per verificare la regolarità delle operazioni di voto delle amministrative di Bronte che hanno visto l’ex senatore Pino Firrarello riconquistare la carica di sindaco. Conclusa questa fase si potrà passare alla proclamazione. Firrarello, intanto, nell’attesa dell’insediamento è già al lavoro e pensa alle cose importanti da fare: «Ci aspetta tanto lavoro in tutti i settori della città – spiega –. Ci sono però dei problemi che hanno bisogno di essere affrontati subito. Fra questi la valorizzazione della zona artigianale di Bronte, l’avvio dei lavori del secondo lotto della Ss 284 e l’ospedale». Firrarello, infatti, ritiene che non ci possa essere crescita e lavoro se non ci sono le condizioni per fare bene impresa in un territorio che deve essere collegato da una buona viabilità.
L’ospedale poi garantisce il diritto alla salute dei cittadini. Per questo, quando ne parla la sua voce diventa accorata: «Per l’ospedale dobbiamo compiere una battaglia di civiltà. Innanzi tutto dobbiamo capire perché l’iter per il completamento dei lavori è fermo nonostante sia possibile realizzare una nuova gara d’appalto. La vicenda ormai è nota a tutti e io l’ho seguita in tutte le sedi, compresa l’Agenzia dei beni confiscati alla mafia di Reggio Calabria. Bene, voglio capire perché siamo fermi. «Ma non solo questo – continua –. L’ultimo piano regionale ha saccheggiato la sanità brontese. Come si può programmare un ospedale con un solo primario? Come si può accettare una struttura ospedaliera con carenze di personale medico e infermieristico così gravi da compromettere l’efficienza dei servizi? Infine – continua a domandarsi – come possiamo accettare le motivazioni che hanno determinato la chiusura della Psichiatria? Ho come la sensazione che vi sia stato un accanimento verso questa struttura ospedaliera. Bene, io adesso con pazienza proverò ad affrontare tutti i problemi che attanagliano l’ospedale, ma se dovessi accorgermi di parlare al vento non avrò timore a rivolgermi alla Procura della Repubblica».
Fra le prime cose da fare anche la valorizzazione della zona artigianale: «Durante la campagna elettorale ho mostrato al presidente Musumeci la bella zona artigianale di Bronte. Ma affinché garantisca economia e lavoro bisogna mettere gli imprenditori in condizione di operare al meglio. Oggi le imprese sono soffocate dalle tasse. Non riescono ad andare avanti. Bisogna ridurle per recuperare quella voglia di impresa che ha fatto grande Bronte». Infine la viabilità con gli eterni lavori del tratto Bronte-Adrano della Ss 284: «Altro impegno improrogabile – aggiunge – è quello di chiedere un incontro con il presidente dell’Anas. Voglio capire quando inizieranno i lavori nel secondo lotto della Ss 284. Nel 2019 l’Anas ha approvato il progetto esecutivo e ha esperito la gara. Solo da circa 2 mesi sappiamo che la gara d’appalto è stata conclusa. Vi rendete conto da soli come i tempi siano stati eccessivamente lunghi e Bronte vuole sapere quando potrà vedere gli operai al lavoro». Fonte “La Sicilia” del 08-10-2020