La Città del pistacchio capitale anche dell’arte. La Pinacoteca “Nunzio Sciavarrello”, infatti, ha ospitato il convegno “Sicilia terra di approdi: i Gagini di Bissone”. Grazie ad un progetto promosso dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania e voluto dal presidente della Regione, Nello Musumeci, infatti, il ricco patrimonio artistico dei Gagini è entrato a far parte di un “Museo diffuso” che si snoderà all’interno della provincia di Catania con lo scopo di valorizzare le opere riferibili alla famosa famiglia di scultori del ‘500 proveniente da Bissone molto attivi in Sicilia tra il XV e il XVI secolo. E ieri, con questo convengo, il progetto è stato presentato alla presenza del presidente della Regione, Nello Musumeci, del sindaco Pino Firrarello e del nuovo vescovo metropolita di Catania, mons. Luigi Renna. Con loro, dopo l’introduzione del presidente della Pinacoteca, Carmelo Indriolo, sono intervenuti il dott. Calogero Fazio, dirigente generale del Dipartimento regionale dei Beni culturali, l’architetto Irene Donatella Aprile, Soprintendente di Catania ed il dott. Fabrizio Sudano, soprintendente delle Belle arti di Reggio Calabria. Un’iniziativa voluta dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania, con la collaborazione dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, amministrato da Alberto Samonà, all’interno del progetto “Sicilia terra di approdi”.
E Bronte custodisce gelosamente il gruppo marmoreo della Madonna Annunziata del Gagini, ricordata da mons. Renna: «L’Annunziata di Bronte – ha affermato – ci riporta alla memoria quel rinascimento che ha attraversato l’Italia che ci riporta agli aspetti della natura, dando il senso della perfezione. Ho potuto anche ammirare la magnificenza del Collegio Capizzi e mi sono reso conto che a Bronte la bellezza si fonda con la storia e la cultura». «Far conoscere l’arte – ha aggiunto Firrarello – educa alla bellezza, processo essenziale affinché la persona umana diventi partecipe nella realizzazione di cose belle. Ringrazio il presidente Musumeci, la Soprintendenza e tutti per aver promosso questa iniziativa che ha anche dato lustro alla nostra Madonna Annunziata che il Gagini ha scolpito con tanta passione». «La realizzazione di itinerari tematici, quale quello realizzato con il Museo diffuso dei Gagini – ha affermato nel suo intervento il presidente Musumeci – è una delle azioni su cui il Governo regionale è fortemente impegnato e rappresenta anche l’avvio di un più ampio progetto che coinvolge Sicilia e Calabria, dove le opere dei grandi scultori sono ampiamente testimoniate. «I Gagini furono grandi imprenditori, artisti straordinari, creatori di impresa e artefici di bellezza, interpreti di un linguaggio artistico originale, sintesi tra il gotico e l’umanesimo. «Valorizzare la loro opera attraverso l’idea di un museo diffuso costituisce un modo per creare connessioni interessanti attraverso i diversi territori in cui si sono trovati ad operare, offrendo un processo di valorizzazione delle macro aree attraverso stimolanti esperienze di viaggio da rivolgere a un’utenza turistico-culturale internazionale».
Durante l’evento è stato anche presentato un video descrittivo dei percorsi di visita individuati nella provincia di Catania, presentati dall’architetto Luigi Longhitano, dalla dirigente dell’istituto Capizzi, Grazia Emmanuele, e dallo storico dell’arte, Carmela Cappa. Un progetto importante, insomma, frutto di un ampio lavoro di collaborazioni sul territorio che ha coinvolto numerosi Comuni, Facoltà universitarie, Accademie, istituzioni scolastiche e associazioni culturali e che si è avvalso della consulenza del prof. Pasquale Faenza, conservatore dei Beni culturali e storico dell’arte e prelude alla realizzazione di un catalogo delle opere dei Gagini. Fonte “La Sicilia” del 27-03-2022