Riflettori puntati sull’elisuperficie di Bronte realizzata dalla Città metropolitana ed ancora non in uso. Il presidente del Centro studi Azione e Sviluppo locale di Bronte, Giuseppe Gullotta, scrive una lettera al Comune sottolineando l’importanza di attivare l’infrastruttura di soccorso che però non è ancora formalmente del Comune: «Con decreto del sindaco metropolitano del 12 settembre 2017, è stato posto in essere un atto di indirizzo per la concessione in comodato d’uso dell’infrastruttura eliportuale sito in contrada Sciara Sant’Antonio nel Comune di Bronte. L’elisuperficie è stata realizzata per assolvere al trasporto celere dei pazienti nei centri ospedalieri attrezzati. Detta esigenza è divenuta particolarmente urgente in considerazione anche del declassamento del reparto di chirurgia dell’ospedale di Bronte e della impossibilità di garantire ormai di fatto in detto nosocomio le urgenze in determinati momenti della settimana e dei giorni festivi. L’infrastruttura allo stato attuale, è priva di servizio di gestione e custodia e altresì, necessità di interventi manutentivi, anche a seguito di atti vandalici recentemente verificatesi. L’attivazione e la gestione dell’opera in tempi brevi è importante ai fini della Protezione civile e della tutela della collettività». Il vicesindaco di Bronte, Gaetano Messina, pur riconoscendo l’importanza dell’opera, come riferito durante i lavori del Consiglio comunale, ha verificato tramite l’Ufficio tecnico che, «al fine di formalizzare la consegna proposta dalla Città metropolitana al Comune, occorre acquisire pareri e collaudi che il Comune non può richiedere e auspica che ciò possa avvenire nel più breve tempo possibile per consentire l’apertura dell’importante presidio di sicurezza». Il Comune di Bronte, inoltre, nel tentativo di salvaguardarle e sottrarle ai vandali sta custodendo, per conto dell’Area metropolitana, diverse attrezzature dell’elisuperficie, fra cui anche il gruppo elettrogeno. Fonte “La Sicilia” del 12-12-2018