Pur con un uditorio limitato per le prescrizioni anti-covid è ripartita la manifestazione “Percorsi culturali in pinacoteca” organizzata dal presidente della pinacoteca Nunzio Sciavarrello, Carmelo Indriolo. E’ ripartita con l’incontro dal titolo “Costituzione e Statuto regionale siciliano”, alla presenza del sindaco Graziano Calanna e del giornalista Salvo Fallica che ha moderato l’incontro. A relazionare è stato il prof. Agatino Cariola, ordinario di diritto costituzionale dell’Università di Catania che con rigore e con vivacità dialettica ha fatto un’analisi razionale e raffinata degli argomenti del dibattito, non limitandosi alla ricostruzione storica sul piano del diritto, ma ha elaborato una riflessione multidisciplinare che ha mostrato punti di forza e punti di debolezza dello statuto siciliano. Cariola ha spiegato che lo statuto siciliano «va smitizzato perché non è affatto la panacea di tutti i problemi. E’ uno strumento provvisorio che le classi dirigenti che si sono succedute non hanno completato».
E ha aggiunto che «lo statuto siciliano da alcuni esaltato, senza che probabilmente lo abbiano davvero letto e studiato, ha diversi punti che sono superati. E’uno statuto vecchio che andrebbe aggiornato in più parti. Purtroppo molti politici hanno preferito limitarsi a esaltazioni enfatiche piuttosto che lavorare all’ammodernamento dello statuto». Inoltre ha demolito la teoria dei poteri speciali: «Per far diventare una vera opportunità – ha concluso – lo statuto regionale non serve la solita solfa delle lamentazioni vittimiste dei politici ma un lavoro serio volto al superamento della sua provvisorietà». «Nello stile di libertà di ‘Percorsi culturali in Pinacoteca’ – ha concluso il presidente Indriolo – il prof. Cariola con la sua autorevolezza ha lanciato riflessioni molto importanti, controcorrente, che proiettano l’evento di Bronte in una dimensione regionale e nazionale». Fonte “La Sicilia” del 03-07-2020