Bronte, il pistacchio e la sua bellissima Sagra si rivelano più forti della crisi e, pur contenendo in maniera intelligente la spesa, sono riusciti a raddoppiare gli appuntamenti della festa che giovedì sera trasformerà il centro storico della ridente cittadina etnea in una verde vetrina al pistacchio. Se domani il programma e l’intera manifestazione saranno presentati alla stampa alle 10 del mattino fra i dipinti della Pinacoteca Nunzio Sciavarrello, per 2 week end, dal 27 al 30 settembre e dal 5 al 7 ottobre 2012, la cittadina sarà in festa con la sua ormai tradizionale ed imperdibile Sagra del pistacchio, pistacchio che a Bronte chiamano “Oro verde”, ovvero il frutto che per gusto, bontà e caratteristiche è considerato unico nel mondo, al punto da ottenere il riconoscimento Dop dall’Ue. “Ormai è tutto pronto – ci dice il vice sindaco di Bronte, Melo Salvia, che sta organizzando l’evento – per l’appuntamento più dolce dell’anno all’ombra del vulcano più alto d’Europa. Siamo pronti ad affrontare la sfida mettendo in mostra il nostro pistacchio nella vetrina più idonea, ovvero la Sagra dell’Oro verde di Bronte”. Una Sagra che come sempre sarà accompagnata da un ricco programma di spettacoli che per tutte le sere gareggeranno nell’attirare l’attenzione del pubblico. Giovedì alle ore 18, l’attesa inaugurazione all’inizio del viale Catania, con il sindaco, Pino Firrarello, che taglierà il nastro inaugurale. Da quel momento ogni sera i golosi visitatori potranno assistere a tanti spettacoli musicali di sicuro livello. La festa si interromperà domenica 30 in tardissima serata, praticamente a notte fonda, per poi riprendere con tutto l’entusiasmo dei ragazzi venerdì 5 ottobre mattino, con la tradizionale manifestazione la scuola scende in piazza, quando scolari e studenti a migliaia affolleranno gli stand della sagra per assaggiare l’ottimo pistacchio. Attesissima la degustazione della grande torta al pistacchio di domenica 7 ottobre. “Le sorprese non finiscono qui. – aggiunge il sindaco Pino Firrarello – Dopo aver assaggiato il pistacchio in tutti i suoi modi, infatti, i turisti potranno anche visitare le bellezze culturali della cittadina. La Pinacoteca “Nunzio Sciavarrello” di Bronte, grazie all’Associazione “Guide Turistiche della Sicilia Orientale”, organizza visite guidate gratuite del centro storico, accompagnando i turisti sia in Pinacoteca, sia nella Biblioteca antica e nella Cappella dell’Immacolata del Real Collegio Capizzi, ed infine nella restaurata chiesa di S. Giovanni. Un modo per visitare al meglio i nostri monumenti”. L. S.
TUTTE LE BONTA’ AL PISTACCHIO
La Sagra del pistacchio è l’occasione propizia per recarsi a Bronte. E visitare la cittadina teatro dei fatti del 1860, senza assaggiare la bontà della sua cucina tipica al verde Pistacchio è un peccato che il palato non può compiere. La squisitezza del pistacchio, la genuinità dei suoi prodotti e la bontà dei suoi piatti fanno sì che Bronte vanti tradizioni culinarie da grande attrattiva turistica. Appositamente per farvi venire l’acquolina in bocca vi descriviamo solo alcuni dei piatti prelibati che questa cucina vi può offrire, cominciando naturalmente con ciò che gli abili cuochi brontesi sono in grado si fare con il verde Pistacchio. Tanto per iniziare il Pistacchio non è solo sinonimo di dolci, ma nutriente condimento per i primi piatti. Se da una parte, infatti, la fama delle Pennette al Pistacchio ha fatto il giro della Sicilia per la loro bontà, non meno prelibata è la pasta fresca fatta in casa realizzata con la farina di pistacchio. Come non ricordare poi il buonissimo pesto al pistacchio. Qualsiasi vasetto si compri, purché sia certa la provenienza brontese, appena si apre si sprigiona un profumo ed un gusto capaci di rendere prelibato qualsiasi primo. I dolci naturalmente la fanno da padrone: paste, croccantini di ogni genere, torte e gelati sono resi ancor più gustosi con il prezioso frutto dell’Etna che è servito negli anni anche ad inventare prelibatezze nuove. Ci credete che a Bronte con il pistacchio hanno fatto pure la salsiccia? Proprio così, e vale la pena di assaggiarla, anche perché riesce mirabilmente a coniugare il dolce del pistacchio con il salato dei secondi piatti più tradizionali. All’inizio preparata dai macellai con qualche perplessità, ormai è richiestissima. Del resto la mortadella migliore si condisce con il pistacchio, che se è di Bronte e sinonimo di grande qualità. Immaginate poi una crema verde che qui chiamano “Pistacchiella” e che è di una bontà incredibile, ma immaginate un arancino verde al gusto di pistacchio, a dei torroni all'”Oro verde” a soprattutto al gelato più buono che ci sia. I pasticceri e gelatai sfidano tutti. Solo a Bronte si può assaggiare il gelato al pistacchio più buono al mondo, perché è realizzato con quell’uno per cento di pistacchio che Bronte riesce a regalare ai golosi più fortunati del mondo.
L. S. Fonte “La Sicilia” del 25-09-2012