Dopo le lamentele di sindacati e associazioni, arrivano anche le precisazioni di Biagio Venia, presidente dell’unico Comitato di cittadini nato nel 2012. E Venia non le manda a dire: “Sono contento di tutto questo interessamento per i problemi dell’ospedale di Bronte, che arrivano dopo anni di silenzio, tante promesse mai mantenute, e una situazione che negli anni ha portato solo alla chiusura di vari reparti, e al dimezzamento dei servizi presenti. E in prossimità della imminente campagna elettorale per Bronte. Non vorrei che tutto ciò fosse un anteprima per continuare a usare il nosocomio a fini politici. Apprezzo quanto fatto dall’onorevole Castiglione e dall’emendamento da lui presentato, cosa che poteva essere fatta già da tempo, ma come si dice meglio tardi che mai. L’ospedale è di tutti, e tutti dobbiamo lottare per salvare un bene a tutela della salute. Una cosa la voglio dire però, che l’unico Comitato che esiste a difesa dell’ospedale è quello nato nel 2012 in cui sono stato eletto presidente, è composto da semplici cittadini che non hanno fini politici o altri scopi se non quello di difendere il nosocomio, e non esiste nessun altro comitato”.
“Il rammarico – continua Venia – è che spesso si cerca di confondere la gente con affermazioni molto ambigue, ma nessuno potrà usare il nome del Comitato o i problemi dell’ospedale per beceri scopi politici. E’ ora che si uniscano tutte le forze, sindaci, sindacati, e soprattutto cittadini per difendere il diritto alla salute. Siamo stanchi di falsi proclami e incontri privati, si vada tutti insieme dal presidente della Regione e dall’assessore al ramo, per risolvere definitivamente il problema”.
Il signor venia con le sue affermazioni non sta facendo politica o sbaglio?