«Per salvare l’ospedale e tutelare il diritto alla salute di migliaia di persone, non servono protagonismi né giova dividersi dopo essersi pubblicamente impegnati a fare fronte comune con parti sociali e soggetti attivi della società civile. Così come non bastano le foto sorridenti con l’assessore regionale alla Sanità e le mezze promesse per evitare di farsi sbattere al Castiglione Prestianni la porta in faccia dall’Asp!». I segretari generali di Cgil e Uil, Carmelo De Caudo ed Enza Meli, insieme con Giuseppe Gullotta, promotore del Comitato spontaneo in difesa dell’ospedale di Bronte, si dicono “sorpresi” avendo appreso «soltanto a mezzo stampa che il sindaco Firrarello ha convocato una riunione per discutere del caso-Castiglione Prestianni a cui ha invitato gli amministratori locali del comprensorio, mentre s’è dimenticato di Cgil-Uil e del Comitato spontaneo.
Eppure – aggiungono – sono passate appena due settimane dall’iniziativa che proprio noi abbiamo promosso con la partecipazione degli stessi esponenti istituzionali invitati ora dal sindaco di Bronte e che aveva visto lo stesso Firrarello sedersi accanto a noi e sottolineare nel suo intervento la necessità di una mobilitazione corale, condotta non solo dai rappresentanti delle istituzioni, per impedire lo svilimento dell’ospedale a poco più di un’infermeria. Ci auguriamo vadano a buon fine quelle che lo stesso sindaco Firrarello, per quanto abbiamo letto, ha definito prove di dialogo con l’Asp. Noi andiamo avanti». Fonte “La Sicilia” del 16-02-2025