«Troppo lunghi i tempi di attesa per le visite ambulatoriali. Si prenda atto di questa situazione e si intervenga». È l’appello che il sindaco Pino Firrarello e l’assessore alla Salute del Comune di Bronte, Angelica Prestianni, rivolgono non solo all’Asp 3 di Catania, ma alla sanità in generale. Parliamo delle liste di attesa negli ambulatori della Medicina del territorio. Se è vero che il numero degli specialisti nel Poliambulatorio di Bronte è cresciuto, i medici effettuano poche ore ogni settimana con il risultato che le liste d’attesa diventano così lunghe da rischiare di rendere vano l’intero servizio. «È proprio così – ci spiega l’assessore Prestianni – vi faccio qualche esempio. Chi deve fare un ecodoppler agli arti inferiori e superiori non può neanche prenotare perché fino a dicembre è tutto esaurito. Chi richiede una visita oculistica deve attendere fino alla fine di dicembre. Più semplici le visite endocrinologiche, cardiologiche, diabetologiche e allergologiche, ma comunque non prima di settembre. Per reumatologia ed otorino si prenota a novembre ed ortopedia fino ad ottobre è tutto prenotato. Questo per quanto riguarda i servizi al Poliambulatorio, ma in ospedale la situazione non è migliore: fare una colonscopia entro l’anno è un’impresa titanica, anche perché il bravissimo medico viene spesso chiamato in altre unità operative». Secondo l’assessore Prestianni la situazione altrove non sarebbe migliore: «Pensate – infatti aggiunge – an – che ad Acireale per le colonscopie ormai si guarda al 2023». «Sarebbe opportuno che l’Asp si organizzi meglio – ha aggiunto il sindaco Firrarello – siamo stanchi di ricevere persone preoccupate perché l’Asp non gli garantisce una visita specialistica con urgenza».
«Gli specialisti ambulatoriali interni – spiega il dott. Antonio Salanitri, direttore del Distretto sanitario di Bronte – sono medici convenzionati con l’Asp per un numero massimo di 38 ore settimanali che possono essere distribuite nei vari Distretti sanitari o anche in strutture di altre Asp. A volte bastano pochi utenti per occupare tutti gli slots disponibili di quella giornata. Ci sono esami come, per esempio l’angiologia, che su una ricetta vengono prescritte 5 prestazioni. Fra l’altro la ripresa a pieno ritmo delle attività ambulatoriali, dopo la riduzione per l’emergenza Covid, ha contribuito ad appesantire le liste di attesa, senza considerare che la stragrande maggioranza degli utenti locali rifiuta le prenotazioni fuori Distretto e preferisce aspettare pur di eseguire la prestazione proprio a Bronte. Nel rispetto della normativa vigente si cercherà, ove possibile, di ottenere un incremento delle ore ambulatoriali per le branche specialistiche con maggiore liste di attesa al fine di venire incontro alle esigenze dei cittadini». Fonte “La Sicilia” del 29-06-2022