Si tirano le somme dopo il violento acquazzone che giovedì pomeriggio ha allagato il nuovo Pronto soccorso dell’ospedale di Bronte. Una vera e propria “bomba d’acqua” che in meno di mezzora ha rovesciato un’incredibile quantità di pioggia su una ristretta zona. In ospedale l’acqua è entrata da un cortiletto nei locali del nuovo Pronto soccorso, allagando alcune stanze. Per fortuna non sono stati interessati dall’episodio né la stanza dei codici rossi, né quella per le urgenze. E questo ha consentito che l’attività ospedaliera, che nel Pronto soccorso riguarda soprattutto l’emergenza, non si è fermata, con medici e infermieri che hanno continuato a visitare i pazienti. Qualche ritardo o rinvio per alcuni esami diagnostici, ma senza grossi problemi. Già in serata, grazie all’intervento dei vigili del fuoco di Randazzo e di alcuni operatori del nosocomio, i locali erano stati sgombrati dall’acqua e ripuliti. A coordinare i lavori il Direttore del presidio, dott. Antonino Pillera e il responsabile dei servizi amministrativi Pippo De Luca.
«Grazie al lavoro dei vigili del fuoco –ha dichiarato De Luca – e all’abnegazioni dei lavoratori del presidio, abbiamo limitato i disagi, non interrompendo l’attività del Pronto soccorso. Voglio ringraziarli personalmente per il grande impegno profuso». Anche i vigili del fuoco di Maletto sono stati impegnati per allagamenti sia in via Schilirò, che in via Messina per degli allagamenti in abitazioni private. Qualche danno, per fortuna minimo, anche ad alcune colture di pistacchio. Qualche zona, infatti, oltre al forte temporale è stata oggetto anche di una grandinata. Purtroppo, negli ultimi anni, le assicurazioni dei pistacchieti non sempre vengono fatte per i costi delle polizze troppo alte. E questo impedisce ai tanti coltivatori di riuscire a non perdere il frutto che viene raccolto ogni due anni dopo grandi sacrifici. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 12-06-2021