Bronte. Per allargare il sottopasso in via Indipendenza, il Comune ha chiesto il blocco della Circumetnea Per allargare la “luce” del ponte della Ferrovia Circumetnea che sovrasta via Indipendenza, sarà necessario interrompere il transito dei treni. «Meglio fermare i treni per un po’ di tempo – ci dice il dirigente dell’ufficio tecnico, ing. Salvatore Caudullo – che lavorare senza la massima sicurezza. Noi -continua – abbiamo già firmato la convenzione con la Fce che deve inviare la pratica all’Ustif (Ufficio trasporti impianti fissi) del Ministero dei Trasporti. Per il resto l’impresa sta lavorando lungo il resto della strada, dove è necessario spostare dei pali che sorreggono cavi elettrici. Le richieste sono partite da tempo – conclude – attendiamo l’ok dall’Enel». Nonostante queste difficoltà, l’ing. Caudullo è fiducioso sui tempi di realizzazione dell’opera. «Certo queste autorizzazioni non dipendono da noi – afferma – ma confidiamo sulla celerità a fornire le autorizzazioni sia da parte della Fce sia dall’Enel, dopo di che noi in 3 mesi realizzeremo il ponte nuovo». Questa strada è importantissima per la nuova viabilità che ha in mente il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello, che ha ottenuto dalla Protezione civile regionale un finanziamento di 980 mila euro. L’obiettivo – afferma Firrarello – è migliorare la difficile viabilità che in questo momento si registra soprattutto lungo la circonvallazione e velocizzare i collegamenti con il versante pedemontano dell’Etna e la zona artigianale-industriale, fino ad oggi raggiungibile solo attraverso il viale Kennedy. Oltre a ciò – conclude il sindaco – questa strada sarà utilissima ai fini della protezione civile. La strada che sarà realizzata avrà una larghezza di 10 metri e sarà dotata di fognatura ed una efficiente pubblica illuminazione. Inoltre – aggiunge l’assessore ai lavori pubblici, Pippo Pecorino – la realizzazione di questa strada porterà indubbi benefici al traffico veicolare, che attualmente gravita sulla circonvallazione già appesantita dalla presenza di tre edifici scolastici, della stazione ferroviaria e di numerose attività commerciali.
L. S. FONTE LA SICILIA 29-09-08