Troppo scontato scrivere che si è trattato di un’aggressione annunciata. Ma purtroppo è proprio così. I carabinieri della Stazione di Bronte hanno arrestato in flagranza di reato un brontese di 45 per atti persecutori, stalking, minacce gravi, percosse, tentativo di lesioni, nonché resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. Si tratta dello stesso uomo che nel novembre scorso, in preda ad un raptus, si era recato a casa della ex convivente e con inaudita violenza ha preteso la restituzione della sua bambina di pochi mesi. E pur di raggiungere il suo scopo, non solo è entrato in casa della donna sfondando il portone di casa, ma si è scagliato contro i carabinieri che volevano arrestarlo. Per questo allora era stato relegato agli arresti domiciliari che evidentemente sono serviti a poco. Per tutto questo tempo, infatti, l’uomo deve aver covato la vendetta, perché appena ha riavuto la libertà é tornato dalla donna con maggiore irruenza e violenza. L’ha raggiunta nel bar dove lavora, costringendola a mostrargli la figlia. Poi si é scagliato contro di lei, prima minacciandola di morte, poi prendendola a schiaffi ed infine lanciandole addosso una bottiglia di vetro. Il tutto alla presenza dei clienti che ovviamente hanno chiamato i carabinieri, arrivati immediatamente. L’uomo è stato fermato, ma bloccarlo non è stato facile perché, come 5 mesi fa, ha tentato di opporsi energicamente all’arresto. Verificato l’accaduto e considerato il ripetersi delle aggressioni, i carabinieri di Bronte hanno ritenuto l’uomo responsabile di atti persecutori e di stalking. Così è stato arrestato è trasportato nel carcere catanese di piazza Lanza.
L.S. Fonte “La Sicilia del 24-04-2014