L’evacuazione degli Istituti scolastici, dopo lo sciame sismico di lunedì scorso, è stato per molti studenti la prova del funzionamento dei Piani di Protezione civile. Al segnale di allarme della campanella, tutti hanno raggiunto le aree di attesa. Una prova che può definirsi soddisfacente, ma che il sindaco Graziano Calanna intende, rendere più efficace attraverso una maggiore sinergia con gli Uffici di Protezione civile del Comune. «Per questo – afferma il primo cittadino – presto effettueremo una riunione con tutti i dirigenti scolastici. L’obiettivo è rendere più sinergica e quindi più efficace una macchina che in verità ha ben funzionato». E ieri il sindaco, insieme con i geometri Angelo Spitaleri della Protezione civile del Comune e Felice Spitaleri dell’Ufficio tecnico, ha effettuato un sopralluogo tecnico negli istituti scolastici, per verificare se per caso le scosse, comunque appena avvertite dalla popolazione, avessero provocato danni o lesioni. «Fortunatamente non si sono verificati danni – afferma Graziano Calanna – i rilievi visivi effettuati dai nostri tecnici, ma anche le testimonianze dei docenti e dirigenti che abbiamo ascoltato, ci hanno tranquillizzato. Certo però – rileva il sindaco – non possiamo dire che tutti gli edifici scolastici, come anche tutti quelli pubblici, rispondono ai requisiti previsti dalle più nuove normative antisismiche. Sappiamo che sono particolarmente solidi e resistenti e rispettano le leggi del tempo in cui sono stati costruiti, ma sappiamo anche che non sono in possesso degli accorgimenti tecnici previsti dalle normative approvate negli ultimi anni». Un problema che ovviamente non ha solo Bronte, ma che esiste in tutta la Sicilia, visto che appena il 26% degli Istituti scolastici è costruito con criteri antisismici. Questo perché è difficile da adeguare un palazzo antico alle nuove norme, con le progettazioni e soprattutto i lavori di adeguamento che hanno costi troppo eccessivi per le risicate casse dei Comuni in questo momenti di crisi. Ma il sindaco, Graziano Calanna, vuole comunque provarci: «In Giunta – ci spiega – abbiamo approvato lo schema di una convenzione che intendiamo stipulare con il Dipartimento di Ingegneria civile ed Architettura dell’Università di Catania per verificare i livelli di sicurezza dei nostri immobili, al fine di avere contezza dell’idoneità statica degli immobili e definire gli interventi da adottare. La convenzione ci permetterà di risparmiare e di avvalerci delle miglio professionalità nel settore. So bene che sarà difficile – conclude Calanna – ma un sindaco che pensa alla sicurezza dei suoi cittadini ha il dovere di provarci». Fonte “La Sicilia” del 01-02-2017