Non c’è pace per l’ospedale, con gravi problemi di personale e a rischio taglio di servizi. Infatti a causa di mancanza di ginecologi, a breve potrebbe chiudere il Punto nascita di Bronte. L’Asp ha indetto un concorso per 13 posti, da ripartire nei vari ospedali di loro competenza. Al concorso si sono presentati solo 2 medici, che hanno scelto Biancavilla. Gli altri posti sono rimasti vacanti, con l’aggravante che a breve altri ginecologi andranno via, in quanto vincitori di concorso in alcuni grandi ospedali di Catania. Questo lascerebbe sguarnito il presidio di Bronte, che non potrebbe garantire il servizio e dunque chiudere. Il commissario dell’Asp, Maurizio Lanza, ha chiesto agli ospedali di Catania di poter rinviare il trasferimento a settembre, in modo da riproporre nuovamente i concorsi sperando che dei medici specializzati si presentino e potrebbero continuare il servizio. Un problema serio, che potrebbe portare grossi disagi all’intero comprensorio. Tutto questo mentre nelle ultime ore due pazienti sono stati salvati grazie all’immediato ingresso in sala operatoria. In particolare un uomo è stato operato per un blocco intestinale, qualche giorno fa, e la notte scorsa, un altro, Antonino Malaponti di 61 anni, appena tornato da Roma, ha avvertito un dolore lancinante all’addome, è andato in ospedale dove è stato operato d’urgenza con una peritonite in corso.
Due pazienti che forse non avrebbero avuto il tempo di arrivare a Catania. «I problemi dell’ospedale li segnaliamo da anni – afferma Pino Firrarello – purtroppo nessuno ha cercato di risolverli. La politica regionale deve intervenire e mettere i fondi per fare specializzare i giovani medici; inoltre è necessario fare dei concorsi ad hoc per i piccoli ospedali, non si può accentrare tutto nelle grandi città o usare il personale di Bronte come sostituto negli altri nosocomi». LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 23-06-2023