Niente Tarsu a Bronte per tutti i fabbricati privi di energia elettrica, siano essi siti in campagna o nel centro urbano, ma soprattutto bollette più leggere per chi utilizza il fabbricato solo sporadicamente, non ha il servizio in zona o è residente all’estero. Lo ha deciso il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, dopo essersi a lungo consultato con il su esperto, Mario Coco e con il responsabile dell’Ufficio Tributi, Pietro Caraci. “In Consiglio comunale – spiega il sindaco – quando è stato ampiamente trattato il problema della Tarsu per i fabbricati rurali, ho assunto l’impegno di percorrere ogni strada possibile per venire incontro ai miei concittadini. In tanti, personalmente, mi hanno esposto diverse perplessità nei confronti di questa tassa. Se è vero, infatti, che la legge impone di pagare, è vero anche che costringe i contribuenti a remunerare un servizio che in molti casi non esiste per fabbricati che sono privi dei servizi essenziali e sono poco utilizzati. Di conseguenza – continua – ho deciso di esaminare il problema nei dettagli, decidendo di rivedere non solo quanto deciso per i fabbricati rurali, ma anche per gli immobili del centro urbano”. Nel dettaglio, la nuova direttiva del Comune per i fabbricati di campagna prevede che, se questa è utilizzata sporadicamente, l’utente può ottenere una riduzione del 30% e se nella zona del fabbricato non viene espletato il servizio di raccolta dei rifiuti, la riduzione arriva al 70%. Per le case nel centro, invece, i possessori di abitazioni chiuse e i residenti all’estero avranno una riduzione del 30%, mentre le case sprovviste di utenza elettrica non dovranno pagare nulla. “Spero – conclude Firrarello – che il presidente Crocetta al più presto mantenga la promessa di restituire la raccolta dei rifiuti ai Comuni. Sono certo che gestendo autonomamente il servizio, noi risparmieremmo qualcosa come 800 mila euro, che ovviamente ripartiremo ai cittadini, facendogli pagare di meno”. La presa di posizione di Firrarello, momentaneamente, pone fine alle proteste dei giorni scorsi, con l’associazione dei consumatori Adoc, guidata da Enza Meli che, disapprovando l’invio di 2800 avvisi di accertamento Tarsu per gli anni 2006/2007 per i fabbricati rurali, ha raccolto 911 firme per chiedere l’annullamento degli avvisi di accertamento. Enza Meli, come concordato durante il Consiglio comunale sulla Tarsu, ha incontrato il sindaco Firrarello giudicando le modifiche “nel segno della giustizia sociale”.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 02-12-2012