Il giudice del Tribunale di Bronte, Giorgio Marino, ha condannato un padre a sei mesi di reclusione con la pena sospesa per aver interrotto arbitrariamente il pagamento dell’assegno di mantenimento di 250 euro mensili a favore della ex moglie e delle 2 figlie, una delle quali invalida civile. Teatro delle vicenda è Bronte, dove i due genitori nel 1979 si sposano. Il matrimonio sembra funzionare benissimo e nascono pure le due bambine. Dopo ben 18 anni di vita insieme, però, qualcosa si rompe e la coppia decide di divorziare e di finire davanti al Tribunale. Il giudice esamina il contesto e la situazione e decide che il marito deve pagare un contributo di mantenimento di 500 mila lire, oggi pari a circa 250 euro, alla moglie per il mantenimento delle due figlie. A questo punto, i rapporti fra i due ex coniugi si interrompono ed i due cominciano a vedersi raramente. L’uomo parte per la Germania ma, pur tornando spesso a Bronte, si fa vedere soltanto qualche volta durante l’anno. Nonostante ciò, fino al 2006 mantiene i suoi impegni, pagando regolarmente l’assegno. Improvvisamente decide di sparire e di non lasciare più tracce di sè. La moglie lo cerca, ma invano, ed essendo senza impiego è costretta a chiedere aiuto ai genitori propri per tirare avanti. Quindi, decide di rivolgersi all’avv. Samantha Lazzaro. Così la donna torna davanti al Giudice e questa volta per chiedere l’assegno. Il problema è che l’uomo non si trova e da ricerche effettuate in Germania sembrerebbe irreperibile. Intanto, la denuncia presentata dalla moglie arriva al giudizio finale, con il giudice che condanna l’uomo perché responsabile della mancata assistenza economica e morale della sua famiglia. Essendo sparito dalla circolazione, difficilmente la donna potrà avere presto il suo assegno ma non demorde. L’ex marito non potrà godere all’infinito della pena sospesa relativamente a due condanne. Di conseguenza, la donna spera che reiterando la denuncia all’ex coniuge, prima o poi, questi possa essere costretto a pagare.
L.S. fonte “La Sicilia” del 13-06-2010